Ciclismo
Super Malori al Giro di Baviera: vittoria e maglia gialla

Un sabato da Champions in Baviera, lo avevamo detto, lo avevamo pensato e sperato tutti. Niente a che vedere con la finalissima fratricida di Wembley tra Bayern e Borussia.
Quarantotto ore fa, dopo il 3° posto di Adriano Malori nella 2a tappa, eravamo stati buoni profeti, grazie soprattutto alla condizione che quest’anno sta accompagnando il ragazzo di Traversetolo: oggi nella crono individuale di Schierling, 4a tappa del Bayern Rundfahrt, il 25enne della Lampre-Merida ha colto il suo secondo successo stagionale e quarto da prof (tutte conquistate nella sua specialità) divorandosi i 31,2 km del percorso in 38’19” alla media di 48,856 km/h e lasciando a 18” il giovane talento tedesco, Jasha Sutterlin (Thuringer Energy Team, già secondo al Giro della Lunigiana nel 2010) e a 19” il ceco Jan Barta (Team NetApp) e Geraint Thomas (Team Sky).
Alla luce di questa affermazione, Malori indossa ora la maglia gialla di leader comandando la classifica generale con 23” di vantaggio sull’inglese del Team Sky (vincitore nel 2011) e 26” nei confronti di Barta ed ipotecando così anche la vittoria finale: tra lui e il suo primo trionfo in assoluto in una gara a tappe – considerando anche la trafila nelle categorie giovanili – manca solo la 5a ed ultima frazione, la Kelheim-Norimberga di 169,8 km, laddove bisognerà prestare attenzione e tenere cucita una corsa che strizza l’occhio ai velocisti.
“Sono felicissimo, però fino a domani non esulto”, pragmatico come sempre Adriano, anche in un momento davvero splendido della sua carriera: giusto ragionamento, il ciclismo non regala nulla per scontato, ma se tutto andrà come deve andare, “l’Intercity della Pedemontana”, come qualcuno lo ha simpaticamente ribattezzato, diventerà il primo italiano a conquistare il Giro di Baviera e soprattutto dopo 43 anni sarà il primo parmense – come testimonia il libro-guida di Alessandro Freschi “Un parmigiano al Parco dei Principi” – a rivincere un giro a tappe: nel marzo del 1970 Ercole Gualazzini di San Secondo, in maglia Salvarani, si aggiudicò il Tour d’Indre et Loire (conquistando anche 2 tappe) davanti a Johnny Schleck (padre dei fratelli Franck e Andy) e Jacques Cadiou.
Ad aggiornare queste statistiche manca davvero poco.
