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Parma Calcio

Camara, l’ora dell’addio: «Parma, un capitolo fondamentale»

Parma Lecco 4 0 35a giornata Serie B 2023 2024 Drissa Camara esulta baciando la maglia del Parma e Cristian Ansaldi lo abbraccia
©Foto: Lorenzo Cattani

Per Drissa Camara, parmigiano d’adozione, è l’ora dell’addio e dell’inizio di una nuova esperienza lontano da quella che ormai era casa sua.

Il centrocampista ivoriano, arrivato nel Ducato dieci anni fa all’età di 13 anni, a 24 ore dalla scadenza del contratto (che non rinnoverà, al netto di un’offerta di prolungamento, considerata però troppo bassa), ha salutato tutti: club, città, tifosi. La “bolla” entro la quale, in questa decade, da ragazzino s’è fatto uomo. Qui, da aspirante calciatore, qual era, sui campi di via Zarotto (con la maglia dell’Audace) è divenuto calciatore professionista con la divisa del Parma, grazie all’intuizione dell’allora responsabile del settore giovanile Fausto Pizzi.

Il messaggio d’addio (o, forse – chissà –, di arrivederci) è stato postato su Instagram dall’ormai ex numero 23:

È arrivato il momento di salutare quella che per anni è stata casa mia.

Parma non è stata solo una maglia da indossare, ma un capitolo fondamentale della mia vita.
È il luogo in cui sono cresciuto, come calciatore e come uomo. È il posto in cui ho affrontato sfide, gioito per le vittorie, sofferto per le sconfitte e imparato ogni giorno qualcosa di nuovo.
Parma è stata famiglia, è stata quotidianità, è stata passione vera.

Ringrazio la società per la fiducia, per avermi accolto e accompagnato in questo percorso con professionalità e rispetto.
Ringrazio i miei compagni di squadra: con molti di loro ho condiviso lo spogliatoio, il campo, le fatiche, i sorrisi. Abbiamo lottato insieme, sempre.
E un grazie speciale va ai tifosi: mi avete sostenuto nei momenti più belli e in quelli più difficili. Sentire il vostro affetto, dentro e fuori dal Tardini, è qualcosa che porterò con me ovunque andrò.

Una parte di me sarà per sempre crociata e Parma resterà sempre dentro di me.

D’altronde il suo amore per la maglia crociata/gialloblù non lo aveva mai nascosto, anzi. Dopo il suo primo gol casalingo in un match tra Parma e Cittadella del novembre 2022 (clicca qui), “Baky” aveva dichiarato di esser «onorato di aver segnato al Tardini. E’ un onore essere qui, essere un parmigiano. Sono arrivato nel 2015 dalla Costa D’avorio e sono cresciuto qua». Inoltre, pochi giorni dopo quel gol, lo stesso Camara aveva raccontato proprio a noi di SportParma, durante una diretta del webshow “PARMATALK”, tutte le curiosità di una storia che sembrava una favola (clicca qui per vedere la puntata). Stavolta manca il lieto fine, percHé le strade si dividono. Ma è stata intensa e vera.

Dopo 105 match (giovanili comprese), “Baky” cercherà fortune altrove. Forse, senza dover fare nemmeno troppa strada: lo attende il Sassuolo. Ovunque andrà, lo farà con la responsabilità di aver giocato 71 volte – per un totale di 1.954′ in campo – e segnato 7 gol (con 3 assist) per la squadra della città che lo ha accolto fin da subito come un parmigiano e che non smetterà di considerarlo come un cittadino. Au retori, Baky. Bonne chance.

 

 

 

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