L'Amatori Parma Rugby attraverso un comunicato ufficiale, che pubblichiamo per intero, ha chiarito le motivazioni che hanno portato alla cessione al Rugby Reggio del diritto sportivo per il massimo campionato italiano e la sua visione del progetto che dovrebbe portare ad un'unica società Â di vertice nel territorio.
“A quarant’anni dalla sua costituzione e dopo più di un decennio in cui prima con il Gran poi con il Granducato ha direttamente calcato il palcoscenico del massimo livello rugbistico italiano, l’Amatori Parma volta pagina. Per più di un decennio, grazie all’impegno dei nostri dirigenti e tesserati, siamo riusciti a conciliare una visione del rugby volta allo sviluppo dell’associazionismo attraverso l’attività giovanile, con il perseguimento dei massimi risultati sportivi. Ricordiamo la semifinale raggiunta nel campionato Super 10, una finale di Coppa Italia, la partecipazione alle coppe europee e tutti i nostri giocatori che hanno avuto l’onore di indossare la maglia azzurra.
Il rugby nell’ultimo periodo è cambiato molto e cambierà ancora. L’evoluzione verso un professionismo sempre più necessario si scontra con un’economia nazionale in difficoltà. E’ evidente come si rende sempre più necessaria la creazione di aggregazioni territoriali che ottimizzino le risorse organizzative e finanziarie delle società sportive. L’Amatori fu precursore di tale esigenza quando, insieme al Rugby Noceto, si rese promotore della nascita del Gran Rugby. Rivendichiamo la bontà di quel progetto, benché Rugby Noceto ed Amatori Parma, prese singolarmente, fossero già fra le società meglio strutturate in Italia, avendo formato negli anni decine di giocatori per le nazionali giovanili.
Da subito ci siamo dichiarati favorevoli al “Progetto Parma” mettendo a disposizione le nostre risorse umane organizzative e finanziarie, le strutture e i giocatori. Abbiamo elaborato un nostro progetto mettendolo a disposizione di tutte le società del territorio. Il progetto si basava sulla creazione di una squadra di vertice che potesse competere ai massimi livelli nazionali ed internazionali, lasciando alle società partecipanti la cura dei settori giovanili. Abbiamo ipotizzato anche di proporre alla Federazione modifiche regolamentari che consentissero una reale integrazione tra le società partecipanti ad un progetto di “franchigia”. Dobbiamo purtroppo rilevare che, al di la delle intenzioni favorevoli di massima espresse sui giornali da tutte le altre società, non vi è stata nessuna manifestazione concreta di attuazione del progetto. Abbiamo fino all’ultimo momento cercato di attivare un tavolo di confronto senza avere risposte.
La cessione del titolo sportivo al Rugby Reggio si è resa necessaria per tutelare la titolarità dei giocatori, infatti nell’accordo sottoscritto tutti i giocatori provenienti dal vivaio dell’Amatori torneranno a giocare della nostra società. Gli altri nostri giovani, che hanno già giocato nel campionato di Eccellenza, troveranno l’occasione di continuare ad esprimersi ai massimi livelli vicino casa, a loro l’Amatori porge i migliori auguri per il prosieguo della loro carriera, ricordandogli che Moletolo rimarrà sempre la loro casa. Per non lasciare niente di intentato, però, abbiamo inserito nell’accordo con il Rugby Reggio la possibilità, per noi, di convogliare senza vincoli i nostri giocatori di Granducato in Progetto Parma, anche se i tempi stretti e le scelte già fatte dai Crociati rendono ormai difficile il realizzarsi del progetto.
L’Amatori quindi, come detto, volta pagina. Concentrerà la propria attività su quello che ha dimostrato di sapere fare bene, vale a dire l’attività di base e lo sviluppo del settore giovanile. Punterà molto sulla propria squadra seniores, che speriamo possa essere ripescata in serie B, e che sarà basata, insieme a tutti i giocatori che hanno giocato quest’anno, sugli atleti dell’Under 20 di ritorno da Granducato, con l’obiettivo di raggiungere la massima categoria possibile valorizzando i propri giovani”.