Ancora niente di ufficiale circa la nascita di una nuova entità Â per il campionato d'eccellenza. Nuovo nome "pesante" per la presidenza
La Storia Infinita 4. Il quarto episodio della serie potrebbe essere basato sulla unione o meno tra Rugby Parma e Noceto. Tra le due parti, e singolarmente, vi sono state più riunioni nell’ultimo mese che durante i Moti Carbonari ma ancora non siamo arrivati all’accordo definitivo. Arriverà? Alcuni dirigenti ci sperano, altri si dicono certi, altri ancora “a questo punto” poco fiduciosi. Di certo c’è che entro il 20 giugno qualcosa di definitivo dovrà uscire per “motivi federali”.
I paletti posti inizialmente dal Noceto erano stretti quanto una tripla di uno slalom speciale, ma col passare del tempo e delle riunioni sembrano diventate quasi da slalom gigante.
Rispetto alle prime soluzioni, varie sono state le modifiche. Intanto il numero di dirigenti nel nuovo consiglio: quattro per parte, sostanzialmente volti nuovi, più il presidente “terzo” o “di garanzia”. Alcuni nomi “battezzati”: Berghenti, Marchinetti, Scozzesi per il Noceto, Borri (che avrebbe la carica di vice presidente), Paterno per la Rugby Parma che per gli altri due ancora non ha sciolto definitivamente la riserva: i nomi più gettonati erano quelli di Ziveri e Balestrieri, ma quest’ultimo sarebbe destinato a restare legato solo alla Rugby Parma.
Riguardo al presidente, definiamolo di garanzia, è stato individuato in un personaggio molto in vista nel mondo politico locale: il consigliere regionale Luigi Giuseppe Villani.
Irremovibili i nocetani sulla conduzione tecnica: Filippo Frati non si tocca. Per lui parlano i risultati e nulla c’entra la sua nocetanità. I dirigenti gialloblu sarebbero d’accordo ma vorrebbero affiancargli Francesco Mazzariol. Dall’altra parte rispondono che pur avendo il “Cocco” un rapporto di stima e di amicizia con Frati, vi è sempre un Leone Larini che ha un rapporto consolidato con Frati oltre che un gran feeling con i giocatori ed in più, aggiungono, è stata una delle bandiere della Rugby Parma (184 presenze in prima squadra, 14°, e 458 punti, 4° di sempre). Questione anche di “identità”.
La gestione sportiva è stata definita ed è prevista in gestione comune dal duo Prati-Sau (che avrebbero comunque già avuto alcuni contatti con giocatori italiani anche della Rugby Parma). Idem per quel che riguarda i conti.
Discorso titolo sportivo. Si sarebbe trovata la quadratura del cerchio: nel caso di futura scissione, non spetterà di diritto né all’una né all’altra, ma si ricorrerà ad un arbitrato.
Nome e sede. Qui la cosa è leggermente più nebulosa. Circa la sede, legale, l’idea potrebbe essere quella di trovarla in un luogo “neutrale”, mentre le partite si disputerebbero sia a Moletolo che al Capra. Riguardo agli allenamenti … dotandosi Parma di una cittadella del rugby, riesce difficile pensare che l’Amministrazione Comunale lasci tutto a Noceto.
Le mediazioni di personaggi terzi è sempre attiva; ormai manca davvero poco, sia in termini di tempo limite che, forse, di angoli da smussare. La domanda, forse pleonastica, è: giova alla Rugby Parma “rompere”?