E’ stato il Valsugana Rugby Padova ad aggiudicarsi la prima edizione del torneo “BATTITI insieme con le donne”, organizzato e realizzato dal Rugby Colorno presso la Cittadella del Rugby di Parma.
“Un trofeo simbolico” – ha commentato il Presidente della Rugby Colorno F.C. Ivano Iemmi durante la premiazione – “Oggi abbiamo vinto tutti, come uomini e soprattutto come donne”. Sono stati Francesca Gallina, Consigliera Federale, e Stefano Manuto, delegato allo sport del Comune di Parma, a consegnare il primo premio alle fortissime Valsugirls.
Di seguito le emozioni di una giornata intensa e ricca di testimonianze, arrivate non solo dal mondo ovale ma dallo sport che punta il dito contro la violenza sulle donne. Tutto questo emerge sin dal mattino, durante la Conferenza Stampa di presentazione moderata da Luca Fazzo de Il Giornale.
“Tanti sono i valori che questo sport ci insegna, tra questi il sostegno. Oggi vogliamo dare il nostro sostegno sia alle donne che sono vittime di violenza che agli uomini, dal momento che chi usa la violenza per comunicare ha bisogno di un aiuto esterno e di cure”. Con queste parole Ivano Iemmi, ha introdotto il progetto “Battiti, insieme con le donne”.
“Sostegno come vicinanza ma anche come educazione” – ha spiegato Andrea Di Giandomenico, Head Coach della Nazionale Maggiore Femminile – “Dobbiamo educare i bambini a una cultura di uguaglianza di genere e il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che si impegnano in questo compito ogni giorno”.
“E’ un tema estremamente delicato quello della violenza sulle donne” – ha commentato Giada Franco, flanker delle Furie Rosse del Rugby Colorno e della Nazionale – “Si fa fatica a parlarne, da un lato manca l’educazione su questo argomento e dall’altro quasi per gentilezza. Dobbiamo tutti prendere coscienza e cominciare da giornate come questa”.
“Lo sport deve essere propedeutico in merito a questo tema” – ha esordito Stefano Manuto, Delegato allo Sport di Parma – “Lo sport nel suo insieme di offerte deve insegnare che non ci sono disuguaglianze. C’è una grande offerta sportiva al giorno d’oggi ma abbiamo anche il compito di educare i genitori e cambiare la loro visione”.
“Il bello dello sport? Stare insieme!” – ha continuato Giulia Ghiretti, argento nei 100m rana alle paraolimpiadi di Tokyo 2020 – “Lo sport insegna il valore del team che vuol dire sostegno. Anche se pratico uno sport individuale, oggi il valore che emerge guardando le mie colleghe atlete credo sia proprio il sostegno, utile anche nel quotidiano”.
“Lavorare per le ragazze vuol dire, letteralmente, darsi da fare su diversi fronti” – ha commentato Francesca Gallina, Consigliera della Federazione Italiana Rugby – “Vuol dire far conoscere il rugby e i suoi valori. E’ una missione collettiva e individuale. Contrastare ogni forma di violenza rappresenta un obiettivo e un dovere, anche per la Federazione Italiana Rugby, che mira ad unire rugbiste e rugbisti nel processo, lento ma necessario, di cambiamento culturale che dobbiamo sostenere a beneficio delle donne di oggi e di domani”.
“Il Comitato Regionale FIR Emilia Romagna ha aderito subito a questo progetto” – ha comunicato Daniele Cantarelli – “Ci impegneremo nella divulgazione e comunicazione di questo progetto oltre a dare il nostro completo appoggio”.
“Ho aderito subito all’invito del Rugby Colorno a partecipare a questo evento” – ha proseguito Maxime Mbanda, Flanker delle Zebre e della Nazionale Maggiore – “Nel mondo ci sono troppi pregiudizi. Pensiamo ai colori, al rosa e all’azzurro. Fin da piccoli si viene catalogati e si diventa adulti con pregiudizi che non hanno senso. Anche per questo e per il sostegno che porto all’Associazione Maschi Che Si Immischiano, ho intenzione di mandare un messaggio scendendo in campo con un paradenti rosa”.
“Noi parliamo agli uomini” – con queste parole Cesare Pastarini ha introdotto l’Associazione Maschi Che Si Immischiano – “Fino a quando non ci guarderemo in faccia tra uomini non potremo limitare i danni. La violenza sulle donne rappresenta un nostro problema”.
“Grazie al Rugby Colorno per aver dedicato ancora una volta tante energie a un progetto fondamentale per tutti” – ha dichiarato Maria Cristina Tonna – “La cultura del rugby femminile sta crescendo anche grazie al movimento e alla comunicazione soprattutto all’interno delle scuole”.
“E’ cresciuta esponenzialmente la consapevolezza delle donne in questi ultimi 20 anni” – ha dichiarato Luca Lo Presti, Presidente di Pangea Onlus – “C’è ancora molto da fare per quel cambiamento culturale di cui tutti abbiamo bisogno. Il progetto “Piccoli Ospiti” sostenuto da “Battiti, insieme con le donne” significa anche cambiamento culturale: lavoriamo con i bambini che hanno assistito alla violenza per far capire loro che la violenza non costituisce un canale di comunicazione”.
“Dobbiamo seminare semi di consapevolezza di noi” – ha concluso Erika Morri, Dirigente Sportiva e membro del comitato per lo sviluppo del rugby femminile in Europa – “Dobbiamo essere noi per primi a crederci e lasciare che i bambini esprimano i loro bisogni senza pregiudizi. Il rugby femminile fornisce un imprinting di consapevolezza alle donne”.
“Battiti, insieme con le donne” incarna i valori fondanti del rugby: SPIRITO di SQUADRA, SOSTEGNO, RISPETTO e CONSAPEVOLEZZA. E’ solo il primo capitolo di un lungo percorso promosso dal Rugby Colorno a cui hanno aderito i club partecipanti al campionato femminile di Serie A.