Quattro giorni al primo derby stagionale e la pattuglia degli Aironi trevigiani si prepara ad una trasferta che è anche un ritorno a casa.
Oltre a Fabio Ongaro, che è nato a Venezia ma con il Benetton ha vinto 5 scudetti e una Coppa Italia tra il 1998 e il 2006, nella rosa dei Montepaschi Aironi ci sono tre trevigiani doc come Paolo Buso, Gilberto Pavan e Simone Favaro. Il primo è rientrato a disposizione da qualche settimana dopo una serie di problemi fisici, Pavan ha dovuto saltare la trasferta di Biarritz di venerdì sera per un lieve acciacco muscolare che rischia però di tenerlo fuori anche venerdì prossimo, mentre Favaro ha giocato da titolare il secondo appuntamento di Heineken Cup contro i vice campioni d’Europa dopo aver contribuito dalla panchina alla prima vittoria della franchigia.
“Sono già due anni che gioco da avversario a Treviso – racconta proprio Simone Favaro -. Lì ho fatto tutte le giovanili ma non ho mai giocato in prima squadra. Anche per questo lo considero un derby italiano più che un derby personale”. Favaro si troverà di fronte dunque anche suoi ex compagni delle giovanili, ma nessuna motivazione extra rispetto al solito. A spingere il flanker degli Aironi sarà la solita grinta e la solita voglia mostrata in ogni partita: “Ho molti amici nel Treviso, ma prima di pensare a sfottò post-partita ed altro, penso che devo difendere la maglia della squadra che mi ha dato fiducia. Tutto qua”. Il doppio derby arriva forse nel momento migliore per il Montepaschi, reduce dalla prima vittoria assoluta nella storia della franchigia, con lo scalpo illustre del Biarritz: “Le vittorie aiutano sempre, mentre le sconfitte fanno male ma bisogna saperle prendere in maniera costruttiva. Noi affrontiamo questa partita con la massima motivazione, con il massimo piacere di giocare una partita e con la voglia di dimostrare che non siamo i secondi d’Italia come ci è stato detto nell’ultimo periodo”.