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Gli Aironi possono spiccare il volo

Gli Aironi possono spiccare il volo

Dondi e Reverberi 647233178   Plan Cittadella Rugby 592709608   Presentazione ufficiale questa mattina in Comune dopo le firme, meno quelle di Reggio Emilia e Modena come anticipato.

La schiusa è arrivata, ma non per due: Reggio Emilia e Modena. Adesso gli Aironi possono cominciare a sbattere le ali in vista della migrazione verso le terre celtiche. La franchigia mantovan-parmigiana ha avuto il suo battesimo questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Parma “gremita in ogni ordine di posto”; un “dovere” per il capo stormo Viadana in considerazione del fatto che quattro delle sei componenti sono le rappresentanti del movimento parmense. E Parma si candida ad ospitare partite della Magners League probabilmente, dipenderà dallo stato di avanzamento dei lavori, già a partire dalla stagione 2011/12 «Parma è l’epicentro dal punto di vista logistico con l’aeroporto e gli alberghi e di questo ne trarrà un beneficio l’economia locale – asserisce l’Assessore allo Sport Roberto Ghiretti – . Ma lo sarà anche dal punto di vista dell’impiantistica con la messa a punto della cittadella del rugby (vedi foto gallery) che non avrà eguali in Italia e del XXV Aprile che arriverà a 5.000 posti, volendo potrà salire a 8.000 se risultati e dunque pubblico lo renderanno necessario. Siamo certi che gli Aironi si renderanno conto di questa realtà». Messaggio niente affatto criptico. Impianto il cui primo intervento è la messa a punto dell’impianto d’illuminazione agli standard internazionali, poi toccherà alla recinzione ed una terza tribuna lato opposto agli spogliatoi, dove sorgerà anche un nuovo parcheggio, con le attuali tribune che potranno abbassarsi a livello terra.
La fetta maggiore negli Aironi è detenuta dal Viadana (53%), quindi Colorno e Gran col 15%, Rugby Parma 10%, Noceto 5%, Mantova 2%. Nella stanza dei bottoni, per le società del nostro territorio siederanno Bandini, Buraldi e Facini (Gran), Borri, Paterno e Prati (Rugby Parma), Padovani, Cantoni e Falavigna (Colorno), Ruffolo (Noceto).
A fare gli onori di casa il sindaco Pietro Vignali che ha salutato favorevolmente la nuova iniziativa sottolineando la valenza del terzo tempo come «valore educativo importante e viene ancor più enfatizzato dopo gli ultimi accadimenti che hanno riguardato alcuni genitori in un campo da calcio della nostra città» nonché il discorso dell’unione d’intenti, aspetto sul quale si è soffermato anche Ghiretti «Il futuro è sempre più unione; i piccoli da soli avranno difficoltà ad andare avanti». Mai come in questo momento sarebbe da salutare l’unione delle due squadre della città per la gestione del campionato d’eccellenza con settori giovanili separati ma con la possibilità di unire Under20 e magari U18 (Fir permettendo). Vedremo a cosa porteranno le grandi manovre.
Tutti concordi, i rappresentati delle varie società chiamati ad esprimere il loro pensiero, nel riconoscere il lavoro fatto in questi ormai due anni. Il presidente del Viadana Melegari assicura «La massima collaborazione politica e tecnica» con la federazione rimarcando come «la nostra sia una vera franchigia di stampo anglosassone. Ringrazio tutti per aver contribuito a questa nascita e complimenti non solo al Noceto neopromosso ma anche al Gran che si è salvato».
Il vicepresidente della Rugby Parma Borri ricorda che «si corona un sogno e si raggiunge l’obiettivo che il nuovo consiglio direttivo della Rugby Parma si era dato al suo insediamento. E’ un punto di arrivo ma anche un punto di partenza» perché guardando al futuro del campionato italiano «Il cambiamento diventi volontà di unire le forze per il bene del rugby italiano e locale». L’agenzia matrimoniale è aperta.
Il presidente del Gran Bandini è «orgoglioso di poter portare a Parma grandi squadre europee e grandi giocatori. Ci auguriamo di avere un folto pubblico al seguito, anche a Parma quando sarà».
Brevissimi gli interventi del vicepresidente del Colorno, Cantoni «la società ha sempre condiviso e condividerà questo progetto di unione», del consigliere del Noceto Ruffolo «Un giorno epocale; ringrazio tutti per averci guidato in questo percorso»e del presidente del Mantova Bellini «la nostra partecipazione consente di dare completezza al discorso territorialità». Tutti comunque uniti nel richiedere l’in bocca al lupo: e soprattutto nella prima stagione, crediamo, ci vorrà bello grosso. E’ una sfida sicuramente grande e «importante» parola di presidente federale «dopo che l’ingresso della nazionale nel gotha del rugby mondiale era avvenuto senza il professionismo ma con un quasi dilettantismo. Era una necessità – prosegue Dondi – perché il professionismo i club non erano in grado di farlo da soli per un discorso economico. Io sono fiducioso; l’Italia sarà meglio rappresentata dalle due selezioni e anche la nazionale sono sicuro ne trarrà un beneficio. Sono state messe da parte amicizie e inimicizie e vedo molta voglia di collaborare; dovrà essere così altrimenti … La federazione poi sta mettendo in essere qualcosa per essere vicina ai club: pensiamo ad allargare la base e creare una piramide molto solida».

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