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Pecchia: «Che emozione tornare al Dall’Ara! Bologna squadra elastica»

Parma Calcio

Pecchia: «Che emozione tornare al Dall’Ara! Bologna squadra elastica»

Si è svolto presso la sala stampa del “Mutti Training Center” di Collecchio la conferenza stampa di mister Fabio Pecchia, alla vigilia del derby emiliano di domenica tra Bologna e Parma.

Numerosi i temi affrontati dal tecnico dei crociati, ex della partita: da giocatore 101 presenze (e 13 gol), a periodi alterni, fra il 2001 e il 2006 con la maglia dei felsinei. Nell’appuntamento con i giornalisti si è parlato del periodo dei gialloblù, dell’atteggiamento che dovranno avere Delprato e compagni nel prossimo impegno e, ovviamente, anche delle scelte tecniche in vista del match del “Dall’Ara”.

Di seguito, le parole di Fabio Pecchia rilasciate durante la conferenza, a cui eravamo presente anche noi di SportParma.

LA SETTIMANA POST CAGLIARI «Io sto bene perché la squadra sta bene, questa settimana è stata più regolare. Tutti nelle migliori condizioni per potersi allenare. La squadra ha lavorato bene dal punto di vista mentale»

MENTALITÀ VINCENTE «Quando la squadra vuole giocare per vincere è un aspetto positivo. Poi sappiamo che ci sono alcuni momenti per essere un po’ più pronti per cambiare l’inerzia della partita».

L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI REMO «Bologna squadra da Champions, al di là di Freuler: vedo una squadra bella, con coraggio, che ha un’identità precisa. Dobbiamo affrontarla con grande grande attenzione: è una squadra molto elastica: ha tante rotazioni, è molto aggressiva e fa anche un buon possesso. Un po’ come la Fiorentina degli scorsi anni».

CAMBIO MODULO? «I tre anni di lavoro non vanno sciupati: bisogna trovare delle rettifiche. Nell’ultima gara abbiamo subito gol quando la squadra aveva preso un certo equilibrio: ecco perché la scelta di Hainaut. Il secondo tempo, però, ho visto una squadra bella, che ha subito poco al di là dei due gol. La squadra riprendendo ordine e linearità è stata la squadra di sempre: ha fatto due gol, poteva farne altri.».

SFIDE “ESTERNE” «Vogliamo sviluppare molto con i nostri esterni. Mi aspetto un’interpretazione della gara profonda. Abbiamo lavorato per provare tante situazioni: mi aspetto un’interpretazione profonda, matura».

SORPRESA KEITA? «Ne abbiamo tanti che partono per le nazionali: Mandela sta lavorando, ha bisogno del suo tempo. Ma sono convinto che ci darà una grande mano. Può essere dall’inizio o in corso, questo poi è il solito discorso: la squadra deve avere la sua fisionomia»

ALMQVIST «Abbiamo alternative e soluzioni abbastanza diverse, anche per caratteristiche. Almqvist riesce a sviluppare quando siamo vicini alla porta, negli ultimi 20 metri ha uno strappo molto forte: può giocare anche dall’inizio, è evidente. È pronto, come lo è anche Cancellieri».

KRAUSE «C’è stato un contatto, ma il suo arrivo è stato abbastanza veloce. La sua presenza domani non passerà inosservata».

IL DERBY… DA EX «C’è sempre un’emozione intorno, c’è un’atmosfera sempre molto particolare. Rende emozionati un po’ tutti. Per quanto mi riguarda, tornare al Dall’Ara è una grande emozione, perché tanti lavori sono stati fatti, ho tanti bellissimi ricordi, ho tanti amici nel club: bello vedere una città in festa. Anche prima della Champions, tutta la città ha poi festeggiato a Liverpool e ne è uscita con grande merito, perché ha dimostrato grande qualità»

I TIFOSI «Sicuramente ci sarà un bel clima. Vogliamo dare un bel segnale anche con i nostri tifosi. I miei vogliono essere partecipi di questa bella cornice»

COULI: DESTRA O SINISTRA? «Quando gioca a sinistra lo faccio solo attaccare, quando giocherà a destra gli dirò di difendere anche. Può esserci sicuramente la coppia di terzini Coulibaly-Valeri, anche Hainaut da terzino è una valida alternativa. Enrico (Delprato, ndr) è in grado di ricoprire tutti e tre i ruoli. Stanno bene, sono valide tutte le soluzioni: stanno pronti, nessuno ha avuto problemi».

SENZA VOCE «È stata una settimana particolare per me, ha avuto mal di gola e non ho potuto esprimermi con la squadra: la squadra ha dovuto viaggiare da sola».

 

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