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Parma Hellas Verona 2 3 16a giornata Serie A 2024 2025 gli allenatori Paolo Zanetti e Fabio Pecchia

Parma Calcio

Pecchia: «Abbiamo spinto sempre». Zanetti: «Ho navigato nella tempesta»

©Foto: Lorenzo Cattani

Pecchia: «Abbiamo spinto sempre». Zanetti: «Ho navigato nella tempesta»

Dalla sala stampa dello stadio “Tardini”, le dichiarazioni a caldo del post Parma-Hellas Verona, match concluso sul 2-3 (clicca qui per le pagelle).

A rispondere alle domande dei giornalisti, si sono presentati i due allenatori, Fabio Pecchia e Paolo Zanetti; inoltre, per i crociati parola anche al centrocampista Simon Sohm, autore di una doppietta.
Le dichiarazioni raccolte da Lorenzo Fava e Leonardo Gabelli per SportParma.com durante la conferenza post partita.

PECCHIA «Abbiamo creato e nel momento migliore abbiamo perso la partita: quella finestra di tempo lì abbiamo commesso ingenuità di troppo. Però, la squadra ha spinto sempre, è stata dentro la gara. Nel finale c’è stata voglia di fare e gol e recuperarla, ma quando dai un vantaggio così netto diventa difficile…
Non ho mai pensato che il Verona fosse una squadra da Serie B o allo sbando. Sono partite diverse, con valori diversi, che vanno giocate. A parte il gol subito, abbiamo tenuto bene il campo nel primo gol subito. Poi, la partita si è persa.
Nel primo tempo non mi sembra ci siano stati grossi pericoli: grosso dispiacere per il 2° gol, perché eravamo in gestione e ci siamo ritrovati a correre all’indietro a campo aperto. Rispetto agli altri scontri diretti persi al “Tardini”, valuto solo la partita di oggi: penso alla partita con il Genoa, persa senza occasioni. Sono partite tutte diverse, oggi abbiamo creato tante occasioni, anche sul 2-1 per andarla a pareggiare. Quando ne crei così tante, la partita deve prendere una piega diversa. Ne prendiamo atto, ma dobbiamo continuare a lavorare e andare avanti.
C’è piena consapevolezza: non è questione di essere sfrontati, ma ognuno affronta le partite nel modo in cui crede. Anche queste sono partite da cui c’è da imparare, da cui possiamo crescere.
Dispiace per l’infortunio di Estévez, poi Anas (Haj Mohamed, ndr) mi è piaciuto molto. Il suo cambio? Aveva spinto tanto, ma non è uscito per problemi.
Quando commettiamo errori, li paghiamo: dobbiamo continuare a lavorare, a stare insieme. Tutto quello che succede sembra che debba ricadere sulla linea difensiva. Anche giocando con 4 attaccanti, mi sembra che la squadra riesca a mantenere l’equilibrio.
Quanto manca Bernabé? Non ce l’ho oggi, non ce l’ho alla prossima. Inutile parlarne, parlo di chi c’è. Mi piace sottolineare l’assunzione di responsabilità da parte di Simon (Sohm, ndr), non solo per il gol ma anche per il modo di stare in campo: dobbiamo trovare una soluzione all’interno del gruppo. Dobbiamo affrontare la Roma tra qualche giorno e dobbiamo farlo con le armi che abbiamo a disposizione.
Queste partite devono rinforzare, fare esperienze in maniera profonda. Io devo pensare a far crescere velocemente i ragazzi che ho a disposizione adesso. Poi per il mercato si vedrà.
Rendimento casalingo negli scontri diretti? Dobbiamo giocare allo stesso modo: in questo momento raccogliamo meno, dobbiamo giocare secondo la nostra identità, aggiustando il tiro».

SOHM «Fa molto male, perché oggi era un’opportunità per noi per fare dei punti importanti. E non li abbiamo fatti. Dobbiamo continuare e fare meglio nelle prossime partite. Non so se è un problema, dobbiamo fare meglio in casa contro squadre così: dobbiamo lavorare ogni giorno, tutti insieme: se facciamo questo, riusciamo a fare punti anche in casa.
Tutta la squadra deve fare meglio, non solo i difensori o centrocampisti: tre gol in casa sono troppi.
Dopo l’uscita di Estévez, penso che abbiamo giocato bene come quando c’era. Adesso lui è infortunato, non so cosa si è fatto, ma non è importante: non importa chi gioca ma dobbiamo fare meglio tutti. Dobbiamo fare meglio anche come atteggiamento, abbiamo sempre qualche momento in cui molliamo un po’ e non può succedere; dobbiamo essere cattivi 90′ e dobbiamo migliorare.
I tifosi hanno ragione a fischiare, anche noi sappiamo di dover fare meglio. Noi non molliamo, continuiamo a lavorare. Domani comincia una nuova settimana e vediamo partita per partita, la prossima sarà importante.
Ho lavorato sempre, ho provato a fare ogni giorno ad aiutare la squadra: è un momento buono per me. Devo continuare così».

ZANETTI «Ho vari sentimenti, che non voglio tirar fuori adesso. Orgoglio di aver saputo navigare nella tempesta insieme alla squadra. Io sono il responsabile. Settimana scorsa abbiamo fatto una figura pessima: ci poteva stare tutto. In settimana ci siamo ricompattati e abbiamo deciso di andare avanti insieme nella lotta: rimanendo uniti abbiamo dato la dimostrazione a noi stessi prima di tutto che possiamo fare cose importanti, che possiamo fare una figura degna della piazza in cui siamo. Quello che dovevamo fare oggi era chiaro: una reazione doveva essere la base per capire quello che dobbiamo fare in tutte le partite.
Non ci possiamo permettere giocatori a mezzo servizio in questo momento, come sempre. Tengstedt mi ha dato la disponibilità di venire fin panchina, ma non c’è stato il bisogno di rischiarlo. L’Hellas ha bisogno di tutti i suoi effettivi. Metterei da parte le cose personali e invece metterei al centro un concetto comune: senza base mentale si può fare ben poco, anzi solo figuracce.
Abbiamo ragionato da squadra oggi. Quello che devo a Sean (Sogliano, ndr) è un rapporto profondo, schietto e onesto: lui è una persona che non ti regala niente. Se ha scelto di tenermi è perché credeva che potessi dare ancora qualcosa: sono contento di avergli risposto e di avergli dato ragione. Non abbiamo però ancora fatto nulla: in campo poi ci vanno i ragazzi, con la mentalità nostra. Oggi la squadra ha fatto di tutto per vincere la partita».

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