Indimenticabile. Una serata così, Josè Mauri, la ricorderà per tutta la vita. Un gol alla Juve che vale tre punti (seconda sconfitta stagionale dei bianconeri) e che ha ribaltato tutte le gerarchie di un campionato che fino ad oggi non aveva visto il vero volto del Parma. E Mauri (18 anni), con la sua faccia pulita e incazzata allo stesso tempo, è l’emblema di una squadra che come per incantesimo ha ritrovato se stessa e la sua dimensione.
“E’ il giorno più bello della mia vita, insieme al 10 marzo 2010, ovvero il giorno in cui mi ha comprato il Parma. Oggi mi sono tolto soddisfazione davanti ai tifosi e soprattutto con la Juve devo solo ringraziare Dio e mia nonna che mi guarda dall’alto. Una dedica speciale per lei e l’altra per i tifosi che oggi si sono fatti sentire”.
La salvezza è un traguardo impensabile ma non impossibile: “E’ da inizio campionato che ci vogliamo salvare… Ora come detto abbiamo persone serie dietro, la matematica ancora non ci condanna, senza i punti di penalizzazione la classifica sarebbe diversa, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Nelle partite che restano da qui alla fine faremo del nostro meglio, ci proveremo. Il mio futuro? Ho un contratto con il Parma, vedremo come andrà a finire la società”.
ALLENAMENTO IN CITTADELLA – Dopo l’impresa sportiva di stasera allo stadio contro la Juventus capolista, domani mattina dalle ore 10.30 il Parma si allenerà in Cittadella, nel cuore della città, insieme ai propri tifosi. Sarà un’altra festa. Mercoledì c’è il recupero contro il Genoa, allo stadio Marassi.
STRISCIONE – Nella foto lo striscione esposto in curva nord ad inizio ripresa che ha ammutolito il settore ospiti dove erano posizionati i tifosi bianconeri. “Dall’Heysel a Scirea i vostri morti abbiamo sempre rispettato. Voi il Bagna avete infangato… Infami”.