La nazionale è stato il giusto permio per il lavoro svolto ma all'indomani della convocazione in azzurro Antonio Mirante ha già Â mostrato di voler pensare solo al Parma.
Ovviamente sperando che non sia l’ultima volta in azzurro, dove pare essere molto considerato da Prandelli tra i “papabili” per il ruolo di vice-Buffon (i vari Marchetti, Sirigu e Viviano). “La nazionale non è il mio obiettivo principale. Solo facendo bene con il Parma posso ambire ad altro – ha detto Mirante oggi in conferenza stampa – Io penso solo al Parma, a ripagare la fiducia della società e l’unica competizione che sento è quella della mia squadra contro le altre”. Una squadra, il Parma, in piena fase di preparazione, impegnata in importanti test, come quello con lo Shakhtar, al quale Mirante non ha potuto prendee parte, ma sul quale è comunque intervenuto. “Un’amichevole contro una squadra di livello internazionale che ha messo a dura prova la nostra condizione sia fisica che tecnica – prosegue il portiere cresciuto nella Juventus – A quanto ho visto abbiamo risposto bene, sicuramente dobbiamo migliorare qualcosa ma sono convinto che arriveremo pronti per l’inizio del campionato, soprattutto a livello mentale”.
Un campionato che si preannuncia difficile, sicuramente diverso da quello passato, perché si sa, confermarsi è sempre arduo. E Mirante ne è ampiamente consapevole. “Abbiamo cambiato allenatore, modulo e metodi, ma sicuramente quello che ci dovrà contraddistinguere in questa stagione è la mentalità – spiega Mirante – La buona partenza della passata stagione ci ha agevolato ma oramai è acqua passata. Se l’anno scorso a volte eravamo sottovalutati in quanto neopromossi, non succederà. Il nostro obiettivo resta quello di arrivare a 40 punti, poi vedremo”. Detto delle ambizioni personal ie del Parma, il poritere 27enne si è mostrato anche entusiasta della campagna acquisti portata avanti dal dg Leonardi e dal presidente ghirardi. “La società si è mossa molto bene ed oltre a Marques, che mi piace molto, e Giovinco, ha comprato giovani molto validi come Paonessa, Ze Edoardo e Feltscher. Una politica che ha già dato buoni frutti l’anno scorso e che garantirà un futuro sereno alla squadra. Non so ora con l’infortunio di Galloppa se la società riterrà opportuno intervenire ancora, ma a mio avviso siamo a posto così – conclude Mirante, che, in coda ha dato la personale opinione sulla “prima” della nazionale di Cesare Prandelli – Ho trovato un gruppo giovane, disponibile e con tanta voglia di costruire qualcosa di importante insieme. Ci vuole tempo: in due giorni non si può preparare una nazionale. Tra poco ci saranno le gare di qualificazione e complice anche il rientro di giocatori importanti vedremo sicuramente un’altra Italia”.
Ma il presente, come detto, è il Parma, e domani Mirante tornaerà a difendere la porta dei crociati nel test di Lucca contro la Lucchese, previsto in serata alle 20,45 allo stadio “Porta Elisa”. Un test al quale ovviamente non parteciperà Daniele Galloppa, per il quale si saprà probabilmente domani qualcosa in più riguarda all’infortunio, un trauma distorsivo al ginocchio sinistro, subito martedì sera al Tardini nel secondo tempo contro lo Shakhtar. Il centrocampista ha effettuato i primi esami ma nelle prossime ore si sottoporrà ad altri per valutare meglio l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, che comunque si teme siano lunghi.