Il giocatore crociato "L'Europa? Sarà Â bene aspettare ancora qualche partita prima di parlarne, proprio il Bologna retrocesso qualche anno fa, e autore di uno splendido girone d'andata, ha dimostrato che nel calcio niente è sicuro.
Quindi siamo consapevoli dei nostri mezzi e del progetto serio avviato, ci auguriamo di ottenere il massimo. Ma aspettiamo ancora per vedere dove possiamo arrivare”.
Partita speciale un po’ per tutti. Anche per lei che è arrivato in A con il Bologna?
“E’ da quando sono andato via dal Palermo che non gioco più contro il Bologna. Lì ho fatto tutta la trafila delle giovanili. E fra l’altro ho esordito con mister Guidolin. Per me è un piacere rivedere questa squadra, ma sono un giocatore del Parma e farò di tutto per vincere”.
Perché scegliesti a Palermo?
“Avevo fatto una scelta professionale, attirato dal progetto del Palermo. C’erano anche da considerare le difficoltà societarie del Bologna. Una scelta giusta visto che sono andato in Europa ed in Nazionale”.
Come affrontare questo Bologna in ripresa?
“Siamo due squadre in forma, noi stiamo facendo molto bene, loro si sono ripresi. Speriamo di fare nostra la partita, non sarà facile. Però abbiamo dimostrato che gli scontri salvezza li affrontiamo con attenzione. Sono gli ultimi sforzi prima della pausa natalizia”.
Il Bologna ha gli uomini di esperienza in attacco, il Parma in difesa. Può essere la chiave della partita?
“Loro hanno giocatori davanti che sono stati in grandi squadre come Di Vaio, che è un ex, e Zalayeta. Noi d’altra parte in casa siamo forti dietro e dovremo essere bravi a non concedere nulla”.
Con il ritorno di Biabiany il Parma può tornare a giocare con la difesa a quattro, indipendentemente da come giocherete domenica. Questo potrà essere un punto di forza?
“Sì, noi stiamo facendo molto bene come squadra. Ci sono mancati alcuni giocatori in questo periodo, come lo stesso Biabiany. Recuperarli e avere la loro disponibilità sarà importante. Ci sarà bisogno di tutti per mantenerci in alto in classifica, anche se ci sono squadre più attrezzate di noi”.
In settimana i Boys hanno diffuso un comunicato in cui si dice che sei già uno dei loro beniamini. Avere il pubblico quanto può essere importante?
“Avere uno stadio pieno che ti incita è sempre uno stimolo in più per far bene. E’ l’ultima partita in casa prima delle vacanze. Cercheremo di non deludere i nostri tifosi, cui vogliamo augurare buone feste a modo nostro.”
Possiamo dire che ormai la vostra zona è quella dell’Europa?
“Sarà bene aspettare ancora qualche partita, proprio il Bologna retrocesso qualche anno fa, e autore di uno splendido girone d’andata, ha dimostrato che nel calcio niente è sicuro. Quindi siamo consapevoli dei nostri mezzi e del progetto serio avviato, ci auguriamo di ottenere il massimo. Ma aspettiamo ancora per vedere dove possiamo arrivare”.
Si dice che le squadre di Guidolin calino nel girone di ritorno. Lei che conosce bene il mister, può sfatare questa leggenda?
“E’ una cosa che in passato si è verificata. Ci auguriamo di dimostrare il contrario. C’è anche da dire che il girone di ritorno è sempre più difficile, perché ci sono squadre che lottano fino alla morte e si deve combattere su ogni campo”.
Visto che col Palermo aveva portato bene, le ripropongo la domanda: se dovesse arrivare un gol la vedremo esultare?
“Speriamo proprio di sì, esulterò. Ma in questi casi si agisce d’istinto e sul momento.”
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