Un profumo retrò accompagna Lazio e Parma alla sfida di domenica all'Olimpico. Un gusto dolcissimo, pieno di crema e zucchero filato, come ai tempi d'oro di Tanzi e Cragnotti. E sì, è priprio da allora che il Parma non pronuncia seriamente la parola Europa. Ora, dopo la vittoria sull'Inter, …
… si sono spalancate le porte del paradiso e la sfida dell’Olimpico è un vero e proprio banco di prova per “misurare” le ambizioni della squadra di Donadoni. Per capire se il sogno Europa potrà essere coltivato seriamente, senza dietrologie e senza false illusioni. La sensazione è che questo Parma stia maturando con il passare del tempo; un po’ come il vino, più invecchia e più diventa buono. Senza dimenticare che il buon Donadoni sta portando alla ribalta del calcio italiano due gioiellini come Sansone e Belfodil.
Lazio-Parma, dunque, torna ad essere una sfida d’alta classifica, come non accadeva dai tempi di Tanzi e Cragnotti. I tempi in cui sulle maglie delle due squadre erano stampati simboli di importanza mondiale come la Parmalat e la Cirio.
Storie di intrecci pericolosi, di malaffare, di soldi spariti nel nulla, di investimenti folli, soprattutto nel mondo del calcio, di delirio di onnipotenza, ma anche e soprattutto di trufe e condanne. Tanzi e Cragnotti hanno dopato il calcio, ma non sono stati gli unici. Diciamo che hanno pagato per tutti, come spesso accade in questo Paese.
Almeyda, Crespo, Fuser, Sensini e Veron… la lista è lunga. Intrecci a non finire: come le milionarie plusvalenze generate dai continui scambi di mercato tra i due club, che oltre al calcio, hanno diviso affare un po’ ovunque, tanto da coinvolgere nomi eclatanti come Cesare Geronzi.
Parma e Lazio sono state le regine degli anni ’90 (Juventus permettendo!?). Oggi rappresentano il nuovo del calcio italiano sebbene Ghirardi e Lotito siano due presidenti completamente differenti. E a poco importa se l’ultimo affare di mercato sia stato quello di Sergio Floccari, per di più in prestito.
L’ultimo pensiero è per Gabriele Sandri e Matteo Bagnaresi, due vittime del calcio: le due squadre sono legate anche da queste due tragedie, tant’è che la prima partita dopo la pausa per la morte di Sandri (11 novembre 2007), fu proprio Lazio-Parma.