Poco prima della presentazione di Donadoni, è intervenuto l'ad del parma Pietro leonardi. E' stata l'ennesima "strigliata" alla stampa locale che, a suo dire, continua a trattare male il Parma e la gestione Ghirardi. Ecco la lung arriga del dirigente crociato:
“Franco Colomba, anche al di là dell’aspetto sportivo, è stata una persona molto importante per il Parma e Parma per quanto ha fatto nella situazione che si era venuta a creare la scorsa stagione. Lo ringrazio perché in lui ho trovato un uomo onesto, una persona eccezionale che ho avuto il piacere di frequentare anche nella quotidianità. E questo non mi è successo , al di là degli aspetti tecnici su cui confrontarsi, con tutti gli allenatori. Ci tengo a mandare questo messaggio a lui e ai suoi collaboratori. Oggi credo che il Parma volti pagina in maniera importante. Ho letto a più riprese che ieri avrei fatto incontri con diversi tecnici, invece sono andato soltanto a casa Donadoni, di cui sono stato felice ospite. Ho parlato solo con lui. Con grande orgoglio presento quindi un allenatore che è il futuro del Parma, non solo l’immediato. Abbiamo fatto una scelta in prospettiva e sono contento di poter pensare al futuro e ad un futuro importante. Prima di lasciare spazio al mister, vorrei fare alcuni chiarimenti – spiega Leonardi – . D’ora in poi non nominerò più la parola progetto, scegliete voi il termine. Vorrei solo ricordare che questa società è da 5 anni in mano ad una famiglia che ha versato un capitale di circa 30 milioni nel Parma e altri 13 nella società controllante. Significa aver immesso 43 milioni. Nello sviluppo patrimoniale c’è un investimento di 6,5 milioni per la nuova sede che arriveranno a 10 con la ristrutturazioni dei campi a Collecchio. Se questo non si chiama progetto, io consiglio a Ghirardi di cambiare nome e chiamarlo follia. Perché nessuna società di questo livello ha fatto investimenti di questo tipo. Ghirardi ha avuto il merito di trasformare questa società in un’azienda che produce. La Leonessa produce cuscinetti, il Parma prima di Ghirardi produceva debiti. Il presidente ha convertito questa situazione e a giugno abbiamo chiuso un bilancio in attivo. Questo significa che la produzione di debiti è diventata ora produzione sportiva. Ma al di là delle scelte giuste o sbagliate noi agiamo sempre pensando al bene del Parma, che è prioritario”. Sull’esonero di Colomba: ” Voglio chiarire un concetto. Sabato a fine gara, magari anche sulla scia della brutta sconfitta rimediata, il mister ha espresso al presidente il dubbio che la squadra forse non lo seguiva. Da lì è scattato qualcosa e il timore che questo potesse trasformarsi in una difficoltà e ulteriore e più grave nel proseguo del campionato. Non si dice la verità quando si scrive che era già tutto preparato perché io con Donadoni non avevo mai parlato di un suo ingaggio se non quando ero all’Udinese. Anzi, lui aveva anche cambiato numero e ho dovuto utilizzare un amico in comune per trovarlo”.