Daniela Isetti, salsese doc, è stata rieletta vice presidente vicario della Federazione Ciclistica Italiana per il quadriennio 2017-2020. L’abbiamo incontrata per parlare dei programmi futuri e delle prospettive per i prossimi anni.
Complimenti da tutta la redazione di SportParma per questo nuovo traguardo raggiunto. Il ciclismo sta vivendo una salutare mutazione che ha tutto il sapore di un ritorno al passato. Gli atleti si alternano tra pista, cross, strada e mountain bike, come facevano Coppi e Moser. Peter Sagan ed Elia Viviani vincono e infiammano i tifosi, Chris Froome è il simbolo della noia in giallo. Da che parte stanno andando le due ruote ? Riconquistata questa prestigiosa bici federale, in che direzione intendi pedalare da qui al 2020?
Grazie per i complimenti . Da alcuni anni abbiamo focalizzato alcune azioni rivolte allo sviluppo della multidisciplinarieta’ ed i risultati sono visibili . Un ciclismo che ha radici profonde ma che viene reinterpretato grazie al talento dei nostri atleti , ad un importante team di tecnici nazionali , ad uno staff di preparatori del Centro Studi che ne segue la metodologia di allenamento .
Cito solo due risultati per tutti: la splendida medaglia d’ oro di Elia Viviani nell’ omnium ed il bronzo di Elisa Longo Borghini, a Rio .
In sintonia con il Presidente Di Rocco e con il consiglio, di certo riserveremo sempre maggiori attenzioni alla pista ( anche in relazione alla prossima costruzione del velodromo coperto di Treviso ) ed al Bmx.
Maggiore impegno anche sulla formazione, che ho seguito in questi ultimi anni e che si realizza attraverso format apprezzati e con contenuti tecnici in linea con i bisogni delle società’ e dei tecnici. A Salsomaggiore , a novembre , si tiene un importante meeting tecnico: proseguiremo anche con questa iniziativa .
In particolare, da alcuni anni abbiamo attivato un corso per guide cicloturistiche ed il progetto sarà’ implementato già’ da marzo di quest’anno, in collaborazione con la Scuola Regionale dello Sport dell’Emilia Romagna.
Hai parlato del maggiore impegno sulla formazione. Migliaia di amatori macinano milioni di chilometri, li incontriamo ogni giorno sulle nostre strade. In questo settore sarebbe indispensabile una formazione di base e seri controlli sanitari. Cosa ne pensi? La Federciclismo metterà in campo iniziative concrete?
La nostra priorità resta l’attività olimpica, con grande attenzione alla formazione dei tecnici societari e con nuove azioni rivolte ai dirigenti. Ci sono poi i corsi che riguardano anche le figure preposte alla sicurezza, ed a livello territoriale i comitati mettono in campo iniziative appunto per incrementare la formazione alla sicurezza . Per quanto riguarda i controlli sanitari ed etici, e’ noto come federciclismo sia all’avanguardia, per la tutela dei praticanti .