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Ciclismo

Le promesse del ciclismo parmense: Simone Canvelli, Esordiente della Polisportiva Torrile

Le promesse del ciclismo parmense: Simone Canvelli, Esordiente della Polisportiva Torrile

Il viaggio di SportParma.com alla scoperta delle promesse del ciclismo parmense prosegue senza soste.

Spazio anche ai più giovani in questa puntata, dove andiamo a conoscere meglio Simone Canvelli, uno degli atleti più promettenti della categoria Esordienti. Simone, nato il 21 ottobre 1997, è uno dei tanti talenti della nostra provincia scoperto (insieme alla sorella gemella Vania, Esordiente dell’Eiffel Fontanellato) da Arturo Sospiri, il decano dei direttori sportivi dell’Eiffel sin dalla categoria “Giovanissimi”. Il ragazzo ha dimostrato fin da subito di saperci fare con le due ruote fin dall’anno scorso, il 2010, anno in cui ha esordito tra gli Esordienti nella Polisportiva Torrile cogliendo una serie impressionante di risultati, con il punto più alto di una vittoria a Castiglione Dei Pepoli (Bologna). Oltre a questo successo Simone inoltre ha ottenuto due secondi posti a Campogalliano (Modena) e Pontenure (Piacenza), sei terzi posti, a Sabbioneta (Mantova), San Girolamo di Guastalla, Caprara di Reggio Emilia, Ragazzola, Serramazzoni (Modena) e Cavriago, sei quarti posti e due quinti posti. Grazie a questi risultati Simone Canvelli con la selezione dell’Emilia-Romagna ha partecipato sia al campionato italiano su strda a Chiavari e su pista a Mori (Trento), risultando a fine stagione quarto nella classifica finale regionale e 41° in quella nazionale.
Ora, al secondo anno nella categoria, nel medesimo team torrilese, sarà diretto da Arnaldo Anghinolfi e Alessio Gelati, il quale vanta un’esperienza nella Parmense con i dilettanti, ma ha scelto di lavorare ed insegnare ai ragazzi del settore giovanile il modo di fare ciclismo serio e corretto. Gelati e Anghinolfi credono molto in lui, come testimoniano le loro parole. “E’ un buon corridore, che vede bene la situazione della corsa, nonostante il chilometraggio sia inferiore ai 30 km – hanno detto, non mancando di incoraggiarlo con consigli costruttivi per il futuro – Manca ancora un po’ di cattiveria, e nel finale deve essere più deciso: per vincere si deve rischiare con la possibilità anche di non piazzarsi e se fosse stato più determinato molti piazzamenti li avrebbe visti tramutarsi in vittorie. Nel 2011 se riuscirà ad imporsi con più grinta ed avere maggior sicurezza nei suoi mezzi, certamente lo troveremo molte volte vittorioso”.

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