GENOVA. Il motore Parma riprende a girare. Lo fa a Marassi, in casa di una delle squadre più in forma del campionato, la Sampdoria capolista.
L’1-1 finale premia la caparbietà e la maturità del Parma che ha subito reagito al gol di Pazzini, pareggiando prima con Galloppa e poi sfiorando il clamoroso colpaccio con Amoruso. La partita è stata gradevole anche grazie al clima di festa che si respirava sugli spalti (storico gemellaggio tra le due tifoserie) sebbene le occasioni da gol non siano state tante, sebbene il terreno di gioco fosse in precarie condizioni e sebbene l’arbitraggio di Mazzoleni sia stato insufficiente (negato un rigore per parte). Il pericolo Cassano è stato annullato dalla difesa gialloblù che per l’occasione ha sfoggiato un inedito 5-3-2 ; un modulo che all’apparenza potrebbe ingannare e fa pensare ad una squadra, quella del Parma, arroccata nella propria metà campo. Così non è stato perché, malgrado il baricentro basso, la squadra ha spinto sulle fasce e ha saputo attaccare gli spazi con una buona dose di pericolosità. Per farla breve: la sconfitta di domenica scorsa con il Cagliari è solo un brutto ricordo.
Il pareggio assume un’importanza superiore se si pensa che Guidolin ha dovuto fare a meno di Paci e Bojinov (oltre a Pavarini e Pisanu). Il tecnico ha ridisegnato la squadra con il 5-3-2, posizionando Zenoni e castellini sulle fasce, Mariga a protezione della difesa, Amoruso e Biabiany in attacco. Strepitosa, ancora una volta, la prestazione di Galloppa che a centrocampo ha giganteggiato anche davanti a gente del calibro di Palombo e del giovane promettente Poli. Anche Del Neri ha cambiato le carte in tavola rispetto a sette giorni fa ma l’effetto sorpresa non c’è stato, nella ripresa il logico dietrofront tattico. Comunque, Sampdoria in campo con il 4-3-3 (Cassano-Pazzini-Bellucci), in difesa Lucchini viene preferito all’ex Marco Rossi.
Squadre molto strette e spazi ridotti al minimo. I primi 10 minuti sono di studio. Per vedere la prima azione pericolosa bisogna aspettare il 12′ quando Galloppa che spara altissimo da oltre m30 metri. Un minuto dopo Cassano fa fuori tutta la difesa crociata poi serve un assist centrale per Pazzini che l’attaccante devia con la testa ma trova il pronto intervento di Mirante (deviazione in angolo). Al 15′ Zenoni calcia una punizione dalla destra che coglie impreparata la difesa ligure, Zaccardo di testa prova a bissare il gol contro il Palermo ma questa volta la traiettoria del pallone sfiora il palo.
Al 23′ arriva il primo dei due gol:lancio centrale di Mannini, Panucci si fa sfuggire Pazzini che indisturbato colpisce di testa e firma il vantaggio. Il gol potrebbe stendere al tappeto il morale di chiunque ma non quello del Parma che reagisce subito grazie ad un0’azione bellisima. Corre il 30′ quando Castellini crossa dalla sinistra, Biabiany appoggia di testa al centro dell’area per Amoruso che fa la sponda per Galloppa, il quale dal limite dell’area sgancia un missile vincente (1-1). Risposta immediata, dunque, e per fortuna, perchè impaurisce l’avversario e lo costringe ad un atteggiamento più pridente. Cassano non illumina, l’unico che crea problemi è Pazzini, tant’è che Panucci e Lucarelli soffrono i suoi movimenti su tutto il fronte d’attacco.
Al 39′ Palombo spreca una punizione da buona posizione mandando il pallone fuori di non molto. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 1-1. La pausa consiglia a Del Neri di cambiare assetto tattico: dentro Padalino, fuori uno spento Bellucci e modulo che passa al 4-4-2. Guidolin no batte ciglio e continua a mantenere inalterata la propria squadra per quasi tutto il secondo tempo (la prima ed unica sostituzione avviene al 43′: Paloschi per Amoruso). Al 4′ Colombo prova la conclusione da fuori area ma sfiora il palo (mirante era sulla traiettoria del pallone). Due minuti dopo Panucci sbaglia un passaggio facile e innesca l’azione offensiva della Samp: Cassano crossa basso dalla destra ma Pazzini viene anticipato irregolarmente da Galloppa che con il piede destro lo atterra al limite dell’area piccola; per l’arbitro è tutto regolare.
Al 14′ occasionissima per la Samp: Poli si trova sul destro la palla del 2-1 (Mirante è fuori causa), ma per fortuna Mariga riesce a salvare in extremis proprio sulla linea di porta. Trascorrono pochi minuti ed è il Parma a protestare per una spinta in area di rigore di Lucchini su Biabiany (per l’arbitro è tutto regolare). Sicuramente il fallo di Galloppa su pazzi era molto più evidente. Poi tra il 27′ e il 35′ i crociati hanno due bonus che non sfruttano, prima con un diagonale ravvicinato di Amoruso respinto con i piedi da Castellazzi e dopo con un girata acrobatica di Morrone che il portiere para a terra. Nel finale entra anche Pozzi ma il risultato non cambia (1-1). Applausi per il Parma che ha dimostrato una grande personalità, ma soprattutto ha saputo anestetizzare un avversario dal potenziale enorme.
IL TABELLINO
SAMPDORIA – PARMA 1-1
Marcatori: 23’ p.t. Pazzini, 30’ p.t. Galloppa
SAMPDORIA (4-3-3): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini, Poli (36’ s.t. Pozzi), Palombo (Cap.); Bellucci (1’ s.t. Padalino), Pazzini, Cassano.
A disp. Guardalben, Zauri, Rossi, Franceschini, Cacciatore. Allenatore: Del Neri
PARMA (5-3-2): Mirante; Zenoni, Zaccardo, Panucci, Lucarelli, Castellini; Galloppa, Morrone, Mariga; Biabiany, Amoruso (43’ s.t. Paloschi).
A disp.: Russo, Antonelli, Dellafiore, Dzemaili, Budel, Lanzafame. Allenatore: Guidolin
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in pessime condizioni. Ammoniti: 32’ p.t. Gastaldello, 9’ s.t. Zaccardo, 19’ s.t. Galloppa, 24’ s.t. Lucarelli. Angoli: 7-2 per la Sampdoria.
Recupero: Pt 1’; St 3’