Battuta la (ex) capolista Prato, 25-18, al termine di una partita emozionante ed intensa. I ducali sono ora a quota 28 seguiti da Prato, Padova e Rovigo a 27.
Il commento
L’arroccamento dei Crociati ha avuto la meglio sulla corsa dei Cavalieri. Una battaglia di “stampo” medievale che alla fine si è tramutata in epica. Per contrastare la cavalleria pratese la legione crociata ha schierato in avanti terze linee dinamiche col supporto di seconde in guisa, volendo, di ball carrier precedute dal fiuto della volpe gallese. Sigg e Kolo’ofai quella guisa non l’hanno mai vestita se non l’isolano nei minuti di recupero con un paio di percussioni in rapida successione degne di nota ad allontanare definitivamente la minaccia ospite; le terze linee sono state brave nel lavoro di placcaggio, di pressione e di lavoro nei punti d’incontro, Ireland è stato preciso ed ha messo in pratica un paio delle sue sortite. Primo tempo giocato sulla falsariga di quello del derby da parte crociata con uso del piede anche con calcetti a scavalcare la linea, ripresa con qualche piccola difficoltà in più sulla pressione del Prato ma è bastata un’azione, di pregevole fattura, per rompere l’equilibrio e vivere poi sull’infallibilità di un Anversa in trance agonistica. Fa’atau ha fatto vedere le prime cose “alla Fa’atau” ma un plauso è da condividere con tutti. A voler trovare il pelo nell’uovo, peraltro nemmeno tanto sottile, bisogna dire che in più di una occasione vi sono stati placcaggi leggeri o sbagliati il che ha inciso in modo diretto sulla prima meta subita ed indirettamente sulla seconda. Prato si è dimostrata meritevole di quel primo posto conservato fino ad oggi, ha fatto molto più possesso, mosso molto palla con una valida linea trequarti, ha avuto più territorio e nonostante le due mete ad una torna a casa con un solo punto pagando l’indisciplina nella propria trequarti. Ngawini vero folletto ma ci si aspettava maggior concretezza. Palpitante il finale, con quei cinque lunghissimi minuti oltre l’ottantesimo a tenere attanagliati al seggiolino i tifosi, ahimè troppo pochi per una sfida di vertice e con buona rappresentanza pratese; tifosi, di fede crociata, che pensavano, dopo il piazzato di Anversa al minuto quarantasette, che la partita finisse lì invece hanno dovuto subire un ennesimo attacco ospite sui ventidue, stroncato da un pallone recuperato nel punto d’incontro che ha dato il là alla decisiva risalita di campo così come della classifica che ora i Crociati comandano in solitudine: un’abitudine recente del Noceto, antica e, a tratti sporadica, recente pure della Rugby Parma. Quando dei buoni geni s’incrociano …
Le fasi salienti
Pt. 1’. Fa’atau parte, scavalca la linea difensiva con un calcetto per se stesso che raccoglie anticipando l’avversario ed evitandone il placcaggio con una piroetta, entra nei ventidue ma placcato ad una decina metri non riesce a trovare il riciclo.
31’. E’ da segnalare perché trattasi di un evento. Wakarua manda a lato un piazzato centrale da 30 metri.
St. 2’Meta Prato. Trasmissione alla mano nei ventidue con pallone che giunge a Ngawini e da questi a Belardo vicino all’out, Woodman sbaglia il placcaggio ed il flanker può correre in meta.
23’Meta Crociati. Break centrale di Fa’atau, riciclo reverse su Iannone che è molto bravo a tenere in mano un pallone non facile e a trasmettere all’ala sull’accorrente Trevisan che va fino in fondo.
29’.Meta Prato. Altra multifase nei ventidue, qui è bravo Wakarua a trasmettere con un pugno un pallone difficile a Von Grumbkov che trova lo spazio giusto.
38’. Ovale a Wakarua che a pochi metri dai ventidue dal suo lato chiuso si trova con due compagni contro il solo Fa’atau; decide per il calcetto rasoterra e l’azione si perde.
Il nostro man of the match
Difficile la scelta. Anversa è stato perfetto dalla piazzola ed ha gestito bene tatticamente la partita, solo un paio di sbavature; Iannone è stato bravissimo nell’azione della meta e non ha sbagliato nulla quando è stato chiamato in causa; Fa’atau ha fatto vedere tutto il suo talento e la sua forza; Del Nevo ha fatto un grandissimo lavoro in fase difensiva (placcaggi efficaci di cui uno tremendo, salita rapida, palloni recuperati) che il giallo al 41’ della ripresa non può scalfire. E siccome la prima base di una vittoria è data dalla fase difensiva, identifichiamo quest’ultimo.
Curiosità
Wakarua che sbaglia due calci su due nel primo tempo di cui uno una sorta di rigore senza portiere stupisce anche lo stesso estremo che anziché tornare subito negli spogliatoi coi compagni, si ferma a ri-allenarsi dalla piazzola.
BANCAMONTE CROCIATI – ESTRA I CAVALIERI PRATO 25 – 18 (pt 3-0)
Marcatori. Pt 41’cp Anversa. St 2’m Belardo tr Wakarua, 4’cp Anversa, 11’cp Anversa, 15’cp Wakarua, 17’cp Anversa, 22’m Trevisan tr Anversa, 29’mnt Von Grumbkov, 31’cp Anversa, 36’cp Wakarua, 47’cp Anversa.
Crociati: Trevisan; Fa’atau, Tobia, Iannone, Woodman; Anversa, Ireland; Ferrarini, Mandelli, Del Nevo; Kolo’ofai, Sigg; Coletti, Giazzon, Lovotti.
Prato: Wakarua; Tempestini, Von Grumbkow, Chiesa, Vezzosi; Ngawini, Patelli; Soqeta, Belardo, Petillo; Beccaris, Moore; Borsi, Giovanchelli, Poloni.
Arbitro: Sig. McMenemy (SRU)
Sostituzioni: Crociati Scarparo per Coletti, Minari per Mandelli, Saccomani per Giazzon, M.Frati per Ireland; ne Singh, Orlandi, En Naour, Passera. Prato Mereghetti per Belardo, Marino per Borsi, Stefani per Poloni; ne Neri, Cazzola, Canale, Rodwell, Lunardi.
Note: Giallo a Del Nevo (41’st). Calci Anversa cp 6/6, tr 1/1 Wakarua cp 2/4, tr 1/2. Drop Wakarua 0/1. Spettatori 300 ca. Punti conquistati in classifica Crociati 4 Prato 1