Un'attesa lunga e asfissiante, ma alla fine il Parma trova la luce in fondo al tunnel. Batte la Sampdoria in una serata nebbiosa e ritrova i tre punti dopo 10 giornate di astinenza e 419 minuti senza gol.
Un incubo che aveva generato polemiche e silenzio stampa. Il gol della liberazione è firmato da Bojinov, a sei minuti dalla fine, che poi ha esultato in modo polemico contro i giornalisti, come se l’ultimo posto in classifica fosse una conseguenza delle nostre polemiche. I tre punti sono una bella boccata d’ossigeno in vista della trasferta di domenica a Bari, ora ultimo in classifica con 9 punti, ma non deve certo fare volare la fantasia, perché i crociati hanno evidenziato i limiti di sempre, soprattutto in fase offensiva. E’ la vittoria della disperazione, non certo del bel gioco, ma in questo momento lo spettacolo può aspettare. Tant’è che dopo un primo tempo contratto, la squadra si è sbloccata nella ripresa, dopo l’ingresso di Crespo che ha infiammato lo stadio, conseguenza delle parole pronunciate alla vigilia (raramente Marino si è affidato alla coppia Bojinov-Crespo, ma dopo ieri sarà difficile separarli). La Sampdoria dell’ex Di Carlo si è divorata un paio di ghiotte occasioni ma ha deluso a centrocampo e sulle fasce, proprio nelle zone del campo dove il tecnico sperava di dare scacco matto a Marino. E nella ripresa è rimasta schiacciata nella propria metà campo per lunghi tratti, anche a causa del pressing alto di Dzemaili e soci. Per ora i sogni europei sono rinviati.
La tattica. Quattro giorni di ritiro sono serviti a Marino per cambiare modulo e ridisegnare il Parma con il 4-2-3-1: Candreva in regia, Valiani e Marques sulle fasce; Bojinov unica punta. Le intenzioni sono chiare: sfruttare gli esterni e le invenzioni di Candreva. Purtroppo l’ex juventino non accende mai i compagni ma si rende utile con alcune azioni personali. Nella ripresa, dopo l’ingresso di Crespo, Marino passa al 4-3-3 e questa volta la mossa porterà i suoi benefici.
La Sampdoria dell’ex Di Carlo si schiera con il classico 4-4-2: Marilungo ancora preferito a Pozzi, a centrocampo Poli vince il ballottaggio con Dessena (entrato nella ripresa e fischiato dai suoi ex tifosi).
Primo tempo. I primi 15 minuti offrono ben poco, Parma intraprendente ma poco incisivo. Sampdoria macchinosa e contratta anche se i movimenti verticali di Marilungo sono un costante pericolo per la difesa crociata. La prima vera occasione capita al 19′ sui piedi di Lucchini che dal limite dell’area cerca una conclusione, ma non trova la giusta coordinazione e neanche lo specchio della porta. Al 24′ ancora Sampdoria: Dzemaili è ingenuo a perdere palla al limite dell’area, ma per fortuna Koman è frettoloso e non inquadra la porta da buona posizione (tiro alto).
Il primo sussulto targato Parma arriva tardi, al 31′, grazie ad un sinistro deviata dalla spalla di un difensore che si spegne sui cartelloni pubblicitari. Al 36′ angolo di Marques ed imperioso colpo di testa di Paletta (lasciato solo al centro dell’area): mira imprecisa e pallone sopra la traversa. Il Parma è in crescita e lo si capisce al 42′ quando Morrone apre sulla destra per Zaccardo, cross al centro e colpo di testa in corsa di Curci che deve distendersi sulla sua sinistra per deviare in angolo.
Il primo tempo finisce a reti bianche, tra i fischi della curva Nord.
Secondo tempo. La ripresa si apre con un brivido: sono trascorsi appena 2 minuti e 30 secondi quando Palombo calcia una punizione da 20 metri che si stampa sulla parte interna della traversa; poi Mirante anticipa Marilungo. Al 13′ entra Crespo e Marino passa al 4-3-3 con Bojinov dirottato sulla destra. Un minuto dopo Marques su punizione, da posizione molto angolata, chiama in causa Curci (deviazione in angolo).
Al 23′ lancio di Poli che innesca Pazzini, il quale fugge sulla linea del fuorigioco, entra in area e calcia di sinistro, palla sull’esterno della rete (l’attaccante ha protestato per un presunto fallo di Paletta al momento del tiro). Al 31′ gran botta da fuori area di Dzemaili, Curci è costretto a respingere con i pugni. ‘ un buon momento per la squadra di Marino soprattutto dal punto di vista dell’intensità: Marques è sempre confusionario ma può contare sulla spinta di Antonelli; stesso discorso sulla fascia opposta. Al 39’ arriva il gol che fa esplodere lo stadio e la panchina del Parma: Zaccardo serve un perfetto assist a Bojinov (tenuto in gioco da Volta) che a tu per tu con Curci non sbaglia: diagonale fulmineo e 1-0.
In pieno recupero Mirante è attento su un siluro da fuori area di Mannini che sigilla i tre punti e dà ossigeno alla classifica del Parma. .
PARMA – SAMPDORIA 1 – 0
Reti: 39′ st Bojinov.
PARMA (4-2-3-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Antonelli; Morrone (26′ st Gobbi), Dzemaili, Valiani (12′ st Crespo); Candreva, Marques; Bojinov (41′ st Angelo).
A disposizione: Pavarini, Dellafiore, Paci, Pisano. All. Marino
SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri (44′ pt Volta), Lucchini, Gastaldello, Accardi; Koman (26′ st Guberti), Poli (36′ st Dessena), Palombo, Mannini; Marilungo, Pazzini.
A disposizione: Da Costa, Ziegler, Tissone, Pozzi. All. Di Carlo
Arbitro: Peruzzo di Schio
Note: spettatori 13.319 (10.578 abbonati) per un incasso totale di 127.747,10 euro. Ammonito Gastaldello, Poli, Volta, Lucarelli e Mannini. Angoli 10-0 per il Parma. Recupero: pt 3′, st 4′.