Comincia l'avventura europea della nuova entità  ducale ereditata dalla Rugby Parma. Primo avversario il blasonato Stade Franà §ais (domani sera allo Stade Charlety)
Scocca l’ora europea per i Crociati Rfc. Per qualcuno di loro una routine, per molti il primo grande passo. Niente-popò-di-meno-che nella Ville Lumière al cospetto di un avversario blasonato (13 volte campione di Francia) come lo Stade Français di capitan, in tutti i sensi, Parisse che in questa occasione però non sarà della contesa.
Patron Guazzini ha cambiato per la terza volta nelle ultime tre stagioni la coppia di tecnici: via McKenzie-Dominici quindi Faugeron-Delmas, da questa stagione il presidente italo-francese si affida all’australiano Michael Cheika, coadiuvato dall’ex mediano di mischia Waratahs Chris Whitaker, uno che di titoli se ne intende, cinque anni a Leinster con ciliegina Heineken Cup 2010, nella speranza che possa riportarne uno anche in riva alla Senna (manca dal titolo francese del 2007).
Lo Stade, due volte finalista in Heineken Cup, è noto per la “spinta” inventiva soprattutto per quel che riguarda la casacca da gioco, ma anche la scelta della “sirena” che sancisce il tempo scaduto non era male (il ritmico rintocco delle campane di un funerale). Oggi, però, è noto anche per un altro aspetto: durante la recente settima edizione della “Notte del Rugby” la tifoseria è stata premiata come “Miglior pubblico di Francia”.
L’équipe di patron Guazzini naviga a centro classifica nel Top14 con 23 punti frutto di 5 vittorie e 4 sconfitte ed è squadra che segna molto: 256 punti fatti in 9 partite, terza, con ben 27 mete realizzate. Lo Stade Français annovera tra le sue fila due nazionali che erano assurti alle cronache per gravi fatti di disciplina avvenuti nella scorsa edizione della Heineken Cup. Julien Dupuy e David Attoub erano stati ritenuti colpevoli di “gouging” ovvero dita negli occhi ad un avversario, curiosamente lo stesso, Ferris dell’Ulster; il primo ha già terminato di scontare i quasi sei mesi di squalifica, ma sarà a riposo domani, per il pilone invece le settimane di squalifica furono 70 per cui salterà anche la partita di ritorno (scadenza 22 Aprile).
Per i Crociati si tratta dunque di una lotta impari sia per la levatura dell’avversario che per la storia: mai una squadra parmigiana ha portato a casa vittorie o pareggi oltralpe. Ma, come sempre, si cercherà di vendere cara la pelle «Sicuramente a livello di tutto può sembrare una lotta impari, ma andiamo a Parigi per cercare di fare la nostra figura. Non imposteremo la partita come se fossimo in campionato perché il ritmo tra noi e loro è ben diverso; cercheremo di gestire le forze per i primi sessanta minuti in modo da reggere l’impatto finale. Dirò ai ragazzi che hanno davanti a loro un’occasione unica nella vita e che non devono uscire dal campo con dei se o dei ma» le parole di Filippo Frati.
E’ probabile che la percentuale maggiore in fase di possesso e territorio, non solo per le constatazioni tecniche del coach nocetano, la svilupperanno i padroni di casa e contenere il passivo è l’ipotesi più plausibile cui saranno chiamati i Crociati. Ancora assenti Fa’atau, potrebbe rientrare contro Bucarest, e Mandelli mentre Anversa ha recuperato dal colpo alla cresta iliaca. Esordio assoluto per Sigg.
Mancherà Parisse nello SF ma sarà titolare Mauro Bergamasco; esordio assoluto all’apertura del giovane Plisson, in campo altri due Espoirs (Joly e Briatte).
Kick off ore 20.45 allo Stade Charlety (sud di Parigi) per l’indisponibilità del Jean Bouin.
XV Stade Français. Southwell; Rodriguez, Liebenberg, Bousses, Phillips; Plisson, Oelschig; Briatte, Rabadan, Bergamasco; Palmer, Marchois; Joly, Sempéré, Roncero.
XV Crociati Rfc. Trevisan; Tobia, Damiani, Iannone, Woodman; Anversa, Ireland; Kolo’Ofai, Ferrarini, Del Nevo; Sigg, Minari; Coletti, Giazzon, Lovotti.