È notizia di giornata: Stefano Brianti non è più l’allenatore de Il Cervo, compagine parmense di Promozione. L’esperienza, iniziata in estate con grande entusiasmo dopo il divorzio lampo da Alessandro Corniali, si è conclusa in modo burrascoso; una parentesi durata lo spazio di undici partite di campionato (coppa esclusa). Fatale il filotto di quattro ko consecutivi e, nello specifico, le recenti due sconfitte arrivate contro Castelnovese/Meletolese, prima, e Basilica 2000, poi, presentatesi entrambe nello scontro diretto con i neroverdi come i fanalini di coda di turno.
Eppure, prima di questi inattesi scivoloni di Cuccu e soci, il bottino parlava chiaramente in favore del quarantatreenne allenatore che lo scorso anno era stato sulla panchina del San Secondo nelle vesti di vice Barbarini: nonostante un calendario davvero proibitivo nelle prime giornate (che aveva posto il team di Collecchio contro Montecchio, Brescello e Piccardo), Brianti era riuscito a realizzare uno score di 7 punti nei quattro incontri giocati tra il 25 settembre e il 9 ottobre, battendo Marzolara e San Secondo Parmense, in due fondamentali sfide salvezza, e andando a pareggiare addirittura in casa di una squadra ricca e attrezzata come il Fontana Audax. Poi la crisi di cui sopra, inaugurata con lo sfortunato insuccesso casalingo contro il Noceto, che ha dato il là al crollo de Il Cervo, attualmente terzultimo in classifica e a rischio sorpasso per mano delle più dirette inseguitrici. Il comunicato stampa della società riguardo l’esonero non è ancora comparso (né sul sito ufficiale né sulla pagina Facebook), ma la notizia è già stata comunicata al tecnico nella mattinata odierna.
Intanto la redazione di SportParma è riuscita a strappare strappato a Brianti un breve commento su questa esperienza che si è interrotta amaramente: «Ci tengo particolarmente a ringraziare il direttore sportivo Andrea Ferrari e il presidente Roberto Picelli. Si poteva fare un bel progetto sui giovani, sui quali io sono “specializzato” da diverso tempo ormai, e con la loro collaborazione credo si sarebbe potuto concretizzare per davvero. Sicuramente avremmo potuto avere qualche punto in più in campionato, ma anche qualche punto in meno; tuttavia, a mio avviso, si era partiti con tanti preconcetti e pregiudizi nei miei confronti, qualcuno che non mi conosceva non ha rispettato la mia storia calcistica».
Per la successione circola con insistenza il nome di Paolo Germini, ex allenatore del Traversetolo, club che aveva guidato dal novembre 2013 all’ottobre 2015 in Promozione. Se i dirigenti de Il Cervo dovessero optare per questo profilo, Germini si ritroverebbe ad allenare il proprio figlio Mattia, di ruolo terzino, acquistato in estate dalla Juventus Club. Più fantascienza che altro le ipotesi che portano ai ritorni di Andrea Balboni e Alessandro Corniali. Possibile però che per l’arco di una partita o al massimo due si adotti una soluzione ad interim, in attesa di decidere con meno frenesia il nuovo mister. Dopo Pisi, Balboni, Corniali e, appunto, Brianti, sarà comunque il quinto nel giro di un anno e mezzo appena, da quando lo “storico” Simone Bertani aveva dato il suo addio nell’estate 2015. Lorenzo Fava
(Nella foto, l’ex allenatore de Il Cervo Stefano Brianti, intervistato dai microfoni di SportParma)