“Confermo le voci sull’acquisto della società”. Con queste poche parole il sindaco Federico Pizzarotti, ai microfoni di Sky, ha posto fine alle incertezze delle ultime ore. Il Parma ha un nuovo proprietario, come anticipato nella notte da Stadiotardini.it,  ma come era successo a fine dicembre, i nomi della nuova cordata restano top secret. Un film già visto, sebbene l’ottimismo non manchi, soprattutto perché sono stati promessi 50 milioni di investimenti, da versare subito.
Intanto in città e sui media nazionali è iniziato il toto presidente, un gioco che spesso diventa pura immaginazione, perché fino ad ora i nomi circolati (Guido Barilla e Claudio Bighinati) hanno smentito. Retano in piedi le suggestive ipotesi Bruno Mentasti Granelli e Suleiman Kerimov, ma non è da escludere neanche l’ipotesi avanzata dall’avvocato Fabio Giordano (nonché ex presidente del Parma) che in teoria dovrebbe essere bene informato: “E’ un gruppo italiano con interessi all’estero” ha dichiarato a ParmaLive.com. Secondo altre indiscrezioni provenienti da Milano, all’interno della nuova cordata ci sarebbe alcuni “vecchi” soci della Dastraso Holding, i quali non contenti dell’approccio iniziale dell’era Taci, avrebbero deciso di cambiare partner e, di fatto, ricominciare tutto da zero.
“Mi auguro solo che non sia un altro prestanome” ha concluso il sindaco Pizzarotti.