Gli inglesi vogliono il primo posto nel girone, i gialloblù ben figurare. Kick off ore 14.30
29 settembre 2001: Rugby Parma – Leeds Tykes 41-10. Unbelievable, avranno detto oltre Manica. Mano a mano che trascorreva il tempo, chi era sulle tribune dell’allora 7 F.lli Cervi (a Sergio Lanfranchi verrà intitolato ufficialmente in Dicembre) cangiava l’incredulità in grande gioia. Una rarità, una pietra miliare quella vittoria così larga nella storia dei match italo-inglesi dal ’96, anno della nascita delle Coppe Europee, ad oggi. Quel ricordo potrebbe dare una carica in più alla Rugby Parma che domani, sabato, (ore 14.30) affronta il Leeds Carnegie nella gara di ritorno valevole per il quinto turno della Amlin Challenge Cup. Il XV ducale viene da due sconfitte pesanti in Super10; il lungo periodo di Coppa, europea e italiana, deve servire per ritrovare serenità, gioco, consapevolezza ma anche per migliorare dal punto di vista tecnico. Scontato affermare che contro gli inglesi servirà un’attitudine particolare, cosa che, specie in casa, in Europa viene puntualmente messa in pratica.
Per gli inglesi, a quota 14, non è così fondamentale portare via cinque punti dal XXV Aprile pur sapendo già che il loro concorrente per il primo posto nel girone, Bourgoin, ha già battuto il Bucuresti per 33-15 conquistando a sua volta cinque punti e salendo a quota 19. Nell’ultimo turno francesi ed inglesi si “scorneranno” a Headingly e considerando il fatto che all’andata furono i francesi ad imporsi, per il Leeds si tratterà di vincere comunque lo scontro diretto.
La Rugby Parma ha nelle corde di poter mettere in difficoltà gli inglesi: già all’andata i gialloblù rimasero in partita per quasi un’ora, ma quando Leeds diede l’accelerata finale per scrollarseli di dosso non ci fu nulla da fare. E diverse sono le squadre inglesi che a Parma hanno sofferto e non poco per uscire vittoriose, mettiamoci pure che lo spirito a volte non era quello della Guinness Premiership, non ultimi i Newcastle Falcons, per andare ai London Irish ed ai Saracens, battuti 19-18 il 4 dicembre 2004.
La loro voglia di passaggio del turno, però, rende la partita ancor più dura e Neil Back, head coach, sa bene che non dovrà sbagliare approccio «Sappiamo che Parma sarà completamente differente da quella che abbiamo visto a Headingly e noi non sottovalutiamo nessuno. Abbiamo avuto una bella lezione l’anno scorso nella finale di Coppa contro Moseley sbagliando l’attitudine, per cui non sottovaluteremo Parma perché sappiamo cosa possiamo fare». Placcaggi efficaci e possesso di qualità le due cose primarie da ritrovare dopo Rovigo. Sgorlon ne approfitta per buttare nella mischia chi ultimamente, o da inizio stagione, ha giocato meno come Patelli e Martin, in campo dal primo minuto. Leeds riveduto per nove quindicesimi rispetto all’andata.
XV Rugby Parma. Thrower; Martin, Emerick, G.Pavan, Mariani; Irving, Patelli; Vosawai, Mandelli, Mannato; Lewaravu, Tveraga; Coletti, Tejeda, De Marchi.
XV Leeds Carnegie. Goodridge; Hepworth, Burrell, Paul, Blackett; Thomas, Mathie; Oakley, Clark, Denton; Wentzel, Murphy; Bucknall, Ma’asi, Hardy.