La 1a tappa del Tour de France resta schiacciata sotto la sua stessa "grandeur", accentuata dal peso dell'edizione numero 100. Se al mattino, alla partenza della Portovecchio-Bastia (213 km) tutto era diventato finalmente realta', a 10 km dalla fine un clima surreale è piombato come una mannaia sull'organizzazione della gara, mettendo in dubbio tanti aspetti e ridicolizzando la Grande Boucle quasi fosse una fantozziana Coppa Cobram. E naturalmente, come un fastidioso riverbero che ti accieca, anche in gruppo si avvertita questa incertezza.
Quando i giochi per la volata finale era aperta e lanciatissima a tutta velocita’ (erano gia’ stati riassorbiti i fuggitivi di giornata), sul traguardo un pullman della Orica GreenEdge si incastrava sotto la struttura d’arrivo gettando nel panico – misto a stupore e incredulita’ – direttore di corsa, gendarmeria e, perche’ no, tifosi ed appassionati accorsi per vedere l’arrivo dell’edizione “secolo” del Tour.
Mentre si lavorava e pregava per spostare l’ingombrante motorhome dalla sede stradale, il vox populi della giuria spostava la linea d’arrivo in prossimita’ dei -3km con la relativa accelerazione e concitazione dei treni delle squadre. Saltano tutti i riferimenti, il marasma regna sovrano e ai -5km una mega caduta spezza il gruppo – terrificante per numero di coinvolti che toglie di mezzo tutti i favoriti – che nel frattempo ridisegna la rotta sul traguardo originale, dove il pullman si è smaterializzato con non poca apprensione.
Lo sprint è anomalo, quello che non ti saresti mai aspettato, e il tedesco Kittel dell’Argos Shimano batte Kristoff della Katusha e Van Poppel della Vacansoleil, figlio d’arte classe ’93 ed il più giovane della carovana.
Alla spicciolata, chi con maglie strappate, chi con la bici di riserva, chi con la faccia tirata e chi con qualche “botta”, arriva il resto del gruppo con la prima conta dei danni.
Imbottigliato nel groviglio della caduta ma fuori da ogni tipo di pericolo il nostro Adriano Malori, che spiega la prima tappa con il suo solito sms: “Giornata veloce con stress alle stelle. Solita prima tappa da tour!!!! Però avevo dimenticato quanto fosse bello il Tour!! È un peccato non essere qui con una bella gamba e onestamente non so se riusciro’ a trovare la condizione giusta. Per il momento non chiedetemi nessun risultato perche’ altrimenti me la gufate!!! Ciao a tutti, a domani”.