Ferrari congeda Lucarelli: «Non servono incarichi, sei la storia»

Non servono ruoli specifici in un club per esserne la storia. È il lascito di Alessandro Alessandro Lucarelli, destinato a dividere la propria strada da quella del Parma Calcio 1913.

Diciassette lunghi anni consecutivi percorsi mano nella mano, prima da giocatore, poi da capitano, quindi da dirigente in varie vesti: club manager, co-direttore sportivo (con Marcello Carli) e, infine, responsabile dell’area prestiti. Quel percorso iniziato nella lontanissima estate 2008, con il livornese allora 31enne, sembra arrivato definitivamente al capolinea.

A confermarlo è anche l’ex presidente del Parma post-fallimento, Marco Ferrari, tramite un messaggio lasciato sui social: «Sei stato il Parma, quando il Parma non c’era più. Poi ci hai presi per mano ad Arzignano, e siamo arrivati a La Spezia, passando da Firenze e pure da Reggio Emilia. Non hai solo indossato una maglia, hai rappresentato un’identità e una rivincita. Sei la nostra storia Alessandro Lucarelli e non servono incarichi per questo. Sempre avanti Capitano! GRAZIE».

Alessandro Lucarelli, da anni era ormai noto a tutti come “Il Capitano”, diventerà l’ennesima bandiera ammainata nel calcio moderno: ha giocato 350 partite e segnato 22 gol segnati in maglia crociata, con cui ha ottenuto 4 promozioni complessive (compresa quella del 2008/2009). Inoltre, è stato il calciatore con più presenze (340) in partite ufficiali di campionato del Parma; il primo calciatore del Parma ad aver realizzato gol in tutte le categorie dalla Serie D alla Serie A; il primo difensore in assoluto nella storia del calcio italiano ad aver realizzato almeno un gol con la stessa maglia dalla Serie D alla Serie A: il primo calciatore ad aver ottenuto tre promozioni consecutive con la stessa maglia, dalla Serie D alla Serie A. La storia è stata scritta e quella resterà.