A interrompere un lungo silenzio sul futuro del nuovo stadio Tardini ci ha pensato il sindaco Michele Guerra.
Una matassa ingarbugliata (compresa l’ipotesi di uno stadio temporaneo) che ha fatto saltare le previsioni iniziali del Parma Calcio 1913 sul progetto di rifacimento dello storico stadio cittadino, ma non ha scoraggiato il club crociato. “I rallentamenti sono dovuti al fatto che è molto difficile realizzare stadi in Italia. In città come la nostra, che ha deciso che la proprietà dello stadio non è in vendita e deve restare pubblica, l’operazione risulta più complicata. Ma ci siamo” ha spiegato il sindaco Guerra nel corso del programma “Parma Europa”.
Da un anno e mezzo il progetto del nuovo Tardini è in attesa dell’approvazione della Conferenza dei Servizi: “Il Parma Calcio ha risposto a tutte le integrazioni che erano state portate ed erano tante e complicate – continua Guerra -. Nei primi mesi del 2025 avremo la delibera e potremo andare nella direzione del nuovo stadio, perché la proprietà del Parma continua a esprimere tutta la convinzione che ha sempre messo”.
Parole che, salvo nuovi di colpi scena, sbloccano l’impasse in cui è bloccato da tempo il futuro dello stadio Tardini.