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Pecchia: «Inter forte in Italia e in Europa, giochiamocela dal 1’»

Parma Calcio

Pecchia: «Inter forte in Italia e in Europa, giochiamocela dal 1’»

Sarà un venerdì di calcio per il Parma, che affronterà l’Inter a San Siro (domani, ore 18.30). Intanto, dal quartier generale di Collecchio, Fabio Pecchia ha sostenuto la consueta conferenza stampa della vigilia.

Al Mutti Training Center di Collecchio, davanti ai giornalisti, il tecnico di Latina, pronto a sedersi per la 100ª volta in panchina alla guida dei crociati, ha affrontato tanti temi. Il suo Parma non rinuncerà a giocarsela – come affermato durante la conferenza – nemmeno al cospetto dei campioni d’Italia, definiti «un gigante»: anzi, l’esortazione ai suoi giocatori è di «giocarsela dal primo minuto». Abbottonatissimo come sempre riguardo la formazione: Pecchia ha detto che Leoni «può essere della partita», ma ha anche parlato di attenzione nella gestione dei giovani…

Di seguito, le parole rilasciate dal tecnico durante la conferenza a cui eravamo presente anche noi di SportParma.

RESET MENTALE «Quest’anno bisogna avere una grande capacità di lasciarsi alle spalle quello che succede e pensare alla prossima. Domani affrontiamo un’altra bella partita: un gigante, non solo in Italia ma anche in Europa. E noi vogliamo affrontare questa sfida con le nostre armi».

INSEGNAMENTO «Pensare che ogni partita sia mettere un mattoncini è lo spirito. Al di là della partita di domenica che ha dato grandi soddisfazioni, noi da tutte le partite dobbiamo prendere qualcosa e portarcelo dentro. A ogni partita dobbiamo arrivare con un bagaglio sempre più ricco: questo dev’essere lo spirito».

SERVE UNA PUNTA? «Ci stiamo trovando in una situazione di straordinarietà perché abbiamo avuto tre situazioni gravi di calciatori che saranno fuori tutta la stagione. Al di là di Charpentier, qui c’è una visione condivisa per sostenere una squadra competitiva, sostenibile e giovane».

100 PANCHINE «Bella sensazione. L’altro giorno me lo diceva Alessio Cracolici (il team manager, ndr). Sicuramente non ci pensavo che sarebbe capitato proprio contro l’Inter: è una gran bella soddisfazione».

ANALISI TATTICA «Contro squadre che fanno un altro campionato rispetto a noi lo strapotere fisico e tecnico c’è e si vede. Dobbiamo pensare a fare le cose per cui lavoriamo. Dobbiamo avere le energie per giocare a calcio, per andare a fare gol».

LA GLORIA DI ANAS «Fa parte del percorso di un giocatore saper vivere queste emozioni. Ci sono state soddisfazioni anche oltre la partita: bisogna viverle, servono per la loro formazione sia tecnica che umana, quindi una formazione professionale».

LEONI IN CAMPO? «L’Inter dimostra la sua forza contro chiunque, in Italia ma anche in Europa: anche lì sono stati superiori con l’Arsenal, col Lipsia e anche col Manchester City se l’è giocata. Noi al di là dei centimetri non potremmo mettere più di tanto. Giovanni (Leoni, ndr) ha fatto una grande partita: può essere della sfida, certo sì, però anche qui si torna al discorso della gestione dei giovani e del gruppo. E bisogna farlo con molta attenzione».

CONTRO INZAGHI «C’è poco da dire del valore di Simone, per quello che ha fatto e che sta facendo bisogna: con grande merito solo fargli i complimenti. C’è voglia di un confronto tecnico e niente più. L’altra volta, ci siamo incrociati al ritiro di un premio e gli ho detto “Ricorda che hai ancora qualcosa da ridarmi indietro…” in riferimento alla partita di Coppa Italia di due anni fa».

L’ULTIMA VOLTA IN COPPA «Ormai è lontano, fa parte del passato. Abbiamo cambiato più di qualche giocatore, forse: affronteremo la partita con ancora più giovani in un ambiente bellissimo. Dico ai miei di giocarsela dal primo minuto».

HERNANI «Hernani ha recuperato. Ha iniziato con noi, con qualche parziale, è dentro il gruppo. Deve stare dentro, ha un buon minutaggio nelle gambe».

I BRACCETTI DELL’INTER «Ci costringeranno a fare lavoro basso, lì il campo si apre… Tutto però non può essere ridotto a una fase di non possesso: dobbiamo provare a fare quello che sappiamo fare, utilizzando la nostra tecnica nella fase offensiva».

SI ALZA L’ASTICELLA «Ogni partita i ragazzi la devono vivere perché serve a loro. La partita contro l’Atalanta è stata molto formativa e indicativa: contro la Lazio ce la siamo trovati, perché anche del punto di vista emotivo i ragazzi non si sono tirati indietro. Domani il livello è ancora più alto: rispetto ad Atalanta e Lazio il livello è ancora superiore».

IL GOL SUBITO CON LA LAZIO «Il gol l’avremmo potuto prendere anche prima: è stata una situazione rocambolesca. Non ci siamo disuniti, la squadra ha mantenuto una testa fredda… Poi il gol di Enrico ci ha tolto l’ansia. I 10’ finali sono stati molto indicativi, perché i ragazzi erano dentro la gara. Danno valore».

11 ANNI DA IMBATTUTI «Le statistiche non ci danno alcun valore, alcun vantaggio: vengono azzerate nel momento in cui si scende in campo. Bisogna avere la forza, gli occhi aperti, il sangue che scorre nelle vene. Domani è tutto nuovo».

CAPITAN DELPRATO «La soddisfazione deve essere per lui e per tutto il gruppo: dal momento che entra a Collecchio ha orecchie aperte sempre per volersi migliorare. Il 3° gol è un livello di qualità straordinario. Ha reso tutto semplice: per un difensore portare in conduzione la palla non è semplice. Ha fatto un gol da punta… potremmo pensare di aver già un’alternativa in casa».

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