Forse quando dopo 15 km di gara Luca Dodi si è avventurato in una a fuga a due con l’olandese Renè Hooghiemster della NSP-Ghost nella prima tappa della “Szlakiem Grodà³w Piastowskichâ€, breve corsa a tappe per squadre Continental che si svolge nella Slesia polacca, non immaginava che a 100 metri dal traguardo sarebbe passato dalla gioia della possibile prima vittoria da professionista all’enorme delusione del piazzamento del 3° posto.
Il 24enne colornese neo-prof del Team Idea Conad infatti è stato assoluto protagonista della Jawor-ZÅ‚otoryja, frazione di 162 km che si sviluppava nelle medie montagne della regione (il cui capoluogo è Breslavia o Wroclaw in polacco) al confine con la Repubblica Ceca, con un’azione che è diventata solitaria a 30 km dalla fine quando, dopo aver scollinato sull’ultimo gpm di giornata, ha lasciato la compagnia di Hooghiemster per involarsi deciso verso il trionfo, con il pensiero fisso di regalare alla memoria di papà Giuseppe (scomparso lo scorso giugno) il suo primo successo da professionista.
Il gruppo inseguitore nel frattempo si rifa sotto, i compagni di Luca fanno da stopper e lui tiene duro, pedalando anche grazie al supporto morale del suo primo tifoso.
Ma il finale è beffardo quanto incredibile: ultimi 300 metri in pavè su un strappo al 12%, Luca ai 200 metri insiste, ma ai 100 si pianta e viene passato di slancio dallo sloveno Marko Kump dell’Adria Mobil (altre 2 vittorie in stagione e già avversario di Dodi tra i dilettanti) e dal polacco Marek Rutkiewicz della CCC-Polsat, con Andrea Palini, compagno di Dodi, a chiudere 4° nella sua scia.
“Ci stavo sperando – spiega il ragazzo cresciuto nella Polisportiva Torrile – ma quel dannato strappo in pavè non mi ha certo aiutato. Quando li ho visti arrivare mi ripetevo ‘dai dai dai dai, che arrivo’, poi ai 100 metri quando mi hanno passato ho pensato e detto cose che non posso raccontarvi ma che potrete facilmente immaginare. A quel punto ho usato tutte le mie ultimissime forze per fare la volata, non piantarmi del tutto e portare a casa almeno il terzo posto. Malgrado negli ultimissimi chilometri stessi ancora bene, il gruppo rinveniva troppo forte, però ad ogni modo la mia autostima è cresciuta molto, ne avevo bisogno. So di poter dimostrare di meritare questa categoria e chi mi conosce sa che, gambe permettendo, mollare non è nel mio stile”.
Con Dodi terzo anche nella generale, il “Szlakiem Grodów Piastowskich” vivrà un sabato interlocutorio con due semitappe (una crono individuale di 30 km e frazione di 78 km in un circuito a Polkowice) e poi la chiusura sarà affidata alla Dzierzoniow – Swidnica di 153 km, tappa regina con 7 gpm, che dovrebbe decidere (o sistemare) la classifica finale.
Un grandissimo peccato il terzo posto odierno, ma per Luca anche fonte di una rinnovata consapevolezza: quella che continuando a pedalare così la soddisfazione della vittoria da dedicare al papà Giuseppe arriverà molto presto.