Son trascorsi tre giorni dalla finale dell’Open Ladies di Parma che ha incoronato regina del torneo Ana Bogdan. La tennista romena si è imposta per 2 set a zero contro Anna Schmiedlova (7-5; 6-1), nuovamente ko sulla terra rossa del Tennis Club Parma dopo la sconfitta incassata lo scorso anno, sempre per mano della Bogdan.
Un lieto fine annunciato per la n°61 del ranking WTA, nonostante negli scontri diretti la Schmiedlova conduceva per 3-1 le quote vedevano di buon occhio la collega carpatica che alla fine ha confermato la tesi dei bookmakers.

Quella della Schmiedlova è una storia vera, che scivolò sul più bello nella finale dell’Open Ladies di Parma a settembre e non a primavera. Ancora una volta per mano della Bogdan. Sperava in un finale diverso, alla luce delle delusioni accumulate negli anni precedenti, ma quella emiliana è stata una settimana molto positiva per la tennista slovacca che ha rilasciato dichiarazioni d’amore nei confronti degli organizzatori del torneo.

La città ha fatto breccia nel cuore degli atleti, anche la sua avversaria Ana Bogdan al termine di ogni vittoria, ha sottolineato più volte quanto abbia apprezzato la cucina parmigiana. Tutto questo certifica il legame tra Parma e il Tennis: il successo a Montechiarugolo nel 2021 dei tornei WTA e ATP 250, a cui hanno preso parte campionesse del calibro delle Sorelle Williams, ha trasformato tale connessione in un binomio vincente che potrebbe fortificarsi ancora di più nelle prossime edizioni.

Il capoluogo emiliano infatti si è rivelato un snodo cruciale per numerosi tennisti che grazie ai successi ottenuti sulla terra rossa del Tennis President e del Tennis Club hanno poi spiccato il volo in campo internazionale: è il caso della nostra Miriana Trevisan, della collega greca Maria Sakkari, lo scorso anno sconfitta in finale nell’Open Ladies 2022, della fresca vincitrice dello Us Open Coco Gauff, che nel 2021 a Parma ebbe la meglio in finale su Wang Qiang o del connazionale Frances Tiafoe, oggi n°10 del ranking Atp.

Parma ha dimostrato di poter dire la propria in questo ambito, al pari di altre città italiane; i Campionati Europei Under 16, che hanno già preso il via al Tennis Club, ci dicono questo. Stesso discorso per il Museo della Racchetta, ospitato nell’ex monastero di San Paolo, che ha dato modo agli appassionati di visitare gratuitamente l’esposizione di racchette storiche e contemporanee appartenenti ai più grandi campioni e campionesse del Tennis: da Laver, McEnroe, Borg, Connors, Agassi e Sampras fino a Federer, Nadal e Djokovic; con una sezione speciale dedicata alle racchette delle campionesse Slam Court, Sharapova, Hingis, King, Evert, Seles, Mandlikova, Sanchez, Clijsters, Graf.

Un’idea innovativa che da un lato mira a valorizzare il territorio attraverso lo sport, Emilia Romagna Sport Valley non è soltanto uno slogan; dall’altro rappresenta un tentativo di avvicinare il pubblico, in questo caso quello parmigiano, al tennis. Uno sport nuovo se consideriamo che storicamente la piazza ducale è sempre stato legata al Calcio (Parma Calcio), alla Pallavolo (Pallavolo Parma) e al Rugby (Rugby Parma e Zebre).

Vincenzo Bellino