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Nuovo Tardini, l’avvocato Monaco: «La volontà è di iniziare i lavori nell’estate 2024. Col Comune dialogo costruttivo»

Nuovo Tardini, l’avvocato Monaco: «La volontà è di iniziare i lavori nell’estate 2024. Col Comune dialogo costruttivo»

Due giorni dopo la presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio Tardini e in attesa della convocazione della Conferenza dei Servizi per il via libera (salvo colpi scena), oggi è è intervenuto l’avvocato Marco Monaco, legale del Parma Calcio.

Il legale dei gialloblù, rappresentante dello studio Advant – Nctm, ha parlato ai microfoni di Radio Tv Serie A: “Il Tardini è uno stadio che ha un secolo di vita. I lavori di costruzioni sono terminati nel 1924, oggetto di vari interventi di riqualificazione, però è uno stadio datato, lontano da quegli standard modernissimi, che oggi sono richiesti a queste infrastrutture sportive. La nuova visione del Parma Calcio è di creare uno stadio per tutti, per famiglie, per diversamente abili, per soggetti che sono in grado di vedere uno spettacolo sportivo in massima sicurezza con tantissimi comfort”.

I tempi di realizzazione dei lavori (demolizione e ricostruzione) sono stimati in circa due anni, con conseguente trasloco in uno stadio temporaneo: Fidenza è la destinazione gradita, con lo stadio Ballotta che sarebbe portato ad una capienza di 10-15 spettatori. “La gestazione del progetto e lo svolgimento del procedimento è stata alquanto articolata – continua l’avvocato Monaco -. Con la presentazione del progetto definitivo c’è la fondata aspettativa di voler completare il procedimento di approvazione nella primavera del 2024 e di poter iniziare i lavori già nell’estate del 2024. Con due anni di realizzazione ipotizzati nel cronoprogramma, il nuovo stadio potrà essere inaugurato già nel 2026”.

STADIOTARDINI 2023 cam2 finale Secondo le intenzioni del Parma e dei curatori del progetto “il Tardini è uno stadio iconico, la volontà è di fare un intervento che ne possa amplificare le dotazioni, ne possa migliorare l’accesso e rifare un percorso lo possa far diventare uno degli stadi più belli d’Europa. L’idea di poterlo realizzare in un altro sito è stata presa in considerazione, ma non è stata considerata alla stregua di quella perseguita, con la ristrutturazione, previa demolizione, dell’impianto sportivo esistente. Lo stadio sarà posizionato al centro della città, non sconterà difficoltà in termini trasportistici e di viabilità, continuerà ad essere il punto di riferimento per la città di Parma. Un grande attrattore sportivo ma anche culturale per il tempo libero, messo a disposizione per la città di Parma e della provincia”.

Intanto prosegue il dialogo con le istituzioni, in primis il Comune di Parma: “L’esperienza ci dice che le amministrazioni comunali non sono pronte ad esaminare con la dovuta efficienza le proposte che arrivano da parte dei privati. Nel caso di Parma, c’è stata una grande attenzione del Comune di Parma invece. A Parma, oltre alla realizzazione dello stadio, è stato previsto complessivamente come area commerciale, museo del Parma e lo store del Parma, un’area a supporto di poco meno di 3mila metri quadrati“. 

Praticamente nulla rispetto al valore dell’investimento che è di 138 milioni, totalmente a carico del privato. Il Comune di Parma è sempre stato che ha esaminato con attenzione quanto gli veniva proposta, ha avuto i suoi rilievi da esporre. Ma in un progetto di partenariato come questo, non ha mai richiesto indicazioni o prescrizioni abnormi. C’è stato sempre un dialogo costruttivo e ci auguriamo che si continui su questa linea. La collettività non sopporta oneri, perché sono tutti costi a carico del privato”.

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