Il passato e il presente. Ricordi indelebili che riempiono il petto del presidente Tommaso Ghirardi. Sarà una domenica speciale per il patron del Parma:
da una parte Franco Colomba e dall’altra Francesco Guidolin. Una salvezza per il primo, una promozione e una qualificazione europea (ottavo posto) sfiorata per il secondo.
Due tecnici con idee totalmente differtenti, nati nello stesso anno, il 1956, alle spalle un carriera da centrocampisti. Colomba è un’amante della difesa a quattro, Guidolin preferisce quella a tre. una carriera partita dal basso: Colomba ha iniziato ad allenare nel 1993 sulla panchina dell’Olbia (serie C2); Guidolin è partito cinque anni prima, sulla panchina del Giorgione (serie C2). 14 panchine differenti per il primo, 13 per il secondo.
Numeri e storie che domenica pomeriggio, allo stadio Tardini, si azzereranno di colpo. L’Udinese è la favola del campionato, in testa alla classifica e con il solito Di Natale a comandare la classifica capocannonieri. Il Parma è reduce dalla sconfitta in casa della Lazio ed è a caccia di una vittoria prestigiosa che possa servire come trampolino di lancio per il fututo.
Ecco le dichiarazioni odierne dei due tecnici a cinque giorni dalla sfida di Parma.
COLOMBA: “Conosco bene Guidolin, è bravo quanto preparato e sta sfruttando i suoi giocatori molto bene. Cosa dovremmo fare noi? Creare problemi agli avversari come abbiamo fatto in passato nei match casalinghi. Ci interessa la sostanza, dovremo ragionare scegliendo i tempi giusti. Abbiamo fatto buone prestazioni fino ad ora e ci siamo imposti anche con squadre sulla carta superiori, come Napoli e Genoa. Giovinco e di Natale? Sono entrambi giocatori determinanti che quando ci sono fanno la differenza. E’ bello vederli giocare ed è bello per i compagni giocare con loro. Cosa potrà fare la differenza? L’attenzione, la concentrazione, il rispetto per l’avversario. Ma soprattutto vogliamo sfruttare il fattore campo”.
GUIDOLIN: “A Parma sono stato molto bene e ho avuto l’opportunità di conoscere persone straordinarie. Credo di essere stato apprezzato, sia dal punto di vista professionale che umano. L’anno scorso abbiamo perso 2 volte su 2, dobbiamo ricordarci di questo per sapere che se non si è al top si rischia di fare brutta figura. Il primato? Continuiamo a scivere sulla lavagna i punti che mancano alla salvezza. Non c’è altro obiettivo ora. Partita dopo partita e basta. A Parma rivedremo Pasquale e Barreto con la squadra in questa settimana, lavoreranno in gruppo. Mi auguro di non perdere nessuno per infortunio e migliorare la condizione di chi arriva dagli stop”.