Avversario di rango per il Parma al Tardini, sia per la qualità Â dell'organico degli ukraini dello Shaktar Donetsk, sia perchè gli uomini di Mircea Lucescu, vecchia conoscenza del campionato italiano, sono decisamente avanti nella preparazione …
… (in Ukraina si è giocata la quinta giornata di campionato lo scorso fine settimana, loshaktar è secondo in classifica).
La partita si chiude con un pareggio sostanzialmente giusto, il Parma gioca una partita ordinata, ma ci sono ancora da perfezionare i meccanismi offensivi. I crociati trovano non poche difficoltà a rendersi pericolosi se non nella seconda metà della ripresa, quando le formazioni iniziali sono ampiamente stravolte dalla consueta girandola di sostituzioni. Tra i migliori Antonelli e lo spagnolo Marques.
Marino deve fare a meno di Mirante (alla prima convocazione in azzurro), Bojinov e Paloschi impegnati con le rispettiva nazionali, Crespo e Dzemaili indisponibili. Al centro dell’attacco nel 4-3-3 crociato c’è quindi Cristiano Lucarelli, per settimane indicato come prossimo al trasferirsi al Napoli salvo il clamoroso dietrofront maturato nelle ultime ore.
Ai fianchi dell’attaccante Marques e Giovinco, alle loro spalle la mediana a tre composta da Morrone, Valiani e Galloppa; tra i pali Pavarini protetto dalla consueta linea a quattro con Zaccardo e Antonelli sugli esterni e Lucarelli e Paletta centrali.
Mircea Lucescu, vecchia conoscenza del calcio italiano, schiera invece un 4-2-3-1, con Adriano Luiz prima punta e Fernandinho in mezzo al campo. Assente il neo acquisto Eduardo, proveniente dall’Arsenal e già a segno nella sfida di sabato scorso contro il Sebastopoli.
In avvio di partita è lo Shaktar a farsi subito pericoloso al 3’minuto quando Pavarini esce e strappa la palla dai piedi di Adriano ben lanciato da Fernandinho. la reazione del Parma, che fatica a prendere le misure dell’avversario, arriva al 12′ con un colpo di testa di Marques su calcio d’angolo di Giovinco che si spegne alta sul fondo.
Al 14′ contropiede velocissimo con Willian che libera Shevchuk a sinistra, rasoterra insidioso a centro area liberato in angolo da Alessandro Lucarelli.
Gli uomini di Marino provano il pressing ma in fase di palleggio Costa e compagni sono abili e diventano pericolosi soprattutto per la fascia destra della difesa crociata dove Zaccardo e Valiani faticano a contenere le folate del veloce Willian. Il Parma dal canto suo fatica a impostare il gioco, con Giovinco e Marques ben controllati e Zaccardo e Antonelli che non si propongono con sufficente costanza. Gli unici pericoli per la porta ukraina vengono infatti dalle uniche avanzate di Antonelli, due volte intorno alla mezz’ora.
Ma il primo tempo si chiude con lo Shaktar ad imporre il proprio gioco e il Parma costretto a volte alle maniere forti (Galloppa ammonito al 36′) per contenere l’avanzata avversaria. L’unico break si concretizza in un tiro di Giovinco che si perde abbondantemente a lato (42′) e in un colpo di testa di Cristiano Lucareli deviato in angolo allo scadere su punizione dello stesso Giovinco.
Alla ripresa il Parma si presenta con Paonessa, Rispoli e Paci per C.Lucarelli, Giovinco e Paletta. Al 6’minuto subito in gol lo Shaktar con il nuovo entrato Moreno, liberato in area da un bel lancio di Willianm, che infila con precisione Pavarini sul secondo palo. Immediata la reazione del Parma con Galloppa che gira al volo su calcio d’angolo scheggiando la traversa. Lo stesso Galloppa si infortuna poco dopo e deve lasciare il campo sostituito da Castellini che va a fare il terzino con Antonelli che si sposta sulla linea mediana. Il Parma prova ad alzare il baricentro, ma lo Shaktar non rinuncia ad attaccare, all’11’ è Fernandinho a insidiare Pavarini con un gran tiro da fuori che si perde di poco a lato. Le sorti dell’attacco crociato sembrano legate indissolubilmente a Marques, dallo spagnolo nascono le uniche iniziative pericolose del Parma, che nel tentativo di conquistare il campo presta il fianco ai veloci contropiede dello Shaktar che sfiora il raddoppio ancora con Moreno che calcia a lato da posizione favorevole.
A sbarrare la strada al Parma ci si mette anche la sfortuna con Khudzhamov che al 23′ ribatte incredibilmente una girata a botta sicura di Paonessa da centro area e neutralizza anche il successivo tentativo di tap-in di Rispoli. Ma la sfortuna non può nulla al 28′ quando Antonelli entra in area, guadagna la linea di fondo e invita Paonessa al più facile dei gol.
La rete rinvigorizza i crociati che vorrebbero regalare la prima vittoria ai propri tifosi (anche se sugli spalti non c’è certo il pubblico delle grandi occasioni), ci prova Valiani da fuori al 34′, ma senza fortuna. Anzi, al 37′ è Pavarini che evita la beffa bloccando un tiro di Fomin giunto a tu per tu con l’estremo difensore crociato su una dormita generale della difesa.
Iltabellino:
PARMA – SHAKTAR DONETSK 1-1
Marcatori: 6’st Moreno, 28’st Paonessa
PARMA (4 3 3): Pavarini; Zaccardo, A. Lucarelli (27’st Diniz), Paletta (1’st Paci), Antonelli (38′ Ze Eduardo); Morrone, Galloppa (10’st Castellini), Valiani; Giovinco (1′ st Rispoli), Lucarelli (1’st paonessa), Marques.
Allenatore: Marino
A disposizione: Russo; Lunardini, Pisano, Coppola, Tedeschi, Santurro.
SHAKHTAR DONETSK (4 2 3 1): Khudzhamov (36’st Virt); Kucher, Shevchuk, Ishchenko, Chyzhov; Fernandinho, Jadson (1’st Texeira); Willian (25’st Gladkyy), Gay (11’st Kravchenko), Costa (20’st Fomin); Adriano (1’st Moreno).
Allenatore: Lucescu
Arbitro: Sig. Christian Brighi della Sezione A.I.A. di Cesena
Assistenti: Sigg. Marzaloni e Barbirati
Ammoniti: 36′ Galloppa
Mercato: Cristiano Lucarelli rifiuta il Napoli
Ecco le parole di Carlo Pallavicino, agente del centravanti, che spiegano i motivi della decisione di Lucarelli di non andare a Napoli: «La verità è di una semplicità estrema. Domenica ero in macchina per incontrare Bigon e definire la questione. Poi Lucarelli mi ha chiamato, proprio mentre stavo per partire, per dirmi che la cosa stava andando troppo per le lunghe. Lui si chiedeva se era giusto andare a Napoli solo per una questione affettiva verso Mazzarri. Mi diceva “posso fare la panchina e sacrificarmi, ma lì mi vuole solo lui”. Sono cose che posso testimoniare tranquillamente. Poi De Laurentiis può dire tranquillamente che è stato lui a non volere il giocatore, gli consentiamo di dirlo, ma non è vero. Cristiano sarebbe andato volentieri in una piazza come quella partenopea: sarebbe stato un epilogo bellissimo per la sua carriera, ma alla fine ha capito che il gioco non valeva la candela. Purtroppo è una vicenda amara ed un riavvicinamento è da escludere nella maniera più assoluta».