Dimissioni, autofinanziamento, ridimensionamento, ambizioni genetiche, abbonamenti di massa, nuovi soci, possibili compratori, Cda e approvazione del bilancio rimandati a data da destinarsi. La gente di Parma vuole chiarezza. E' anche una questione di rispetto.

Ma in questo momento si fa fatica a capire in quale direzione stia andando il club crociato, anche perché molti quesiti restano irrisolti, a partire dalla senteza del Tas di Losanna (prevista a giorni) che potrebbe ribaltare tutto e riportare l’entusiasmo a casa Ghirardi, oppure confermare l’amara esclusione dall’Europa League. Se così fosse, malauguratamente, ci auguriamo che ci sia da parte di qualcuno, un’ammissione di colpa. Altrimenti si rischia di fare la fine di tanti politici italiani che dicono di essere perseguitati dalla giustizia. Oppure un attacco frontale, con tanto di nomi e cognomi, ai vertici del calcio italiano, reduce dalla figuraccia brasiliana.

In attesa di qualche chiarimento e soprattutto di capire cosa farà Ghirardi (presidente dimissionario ma è ancora in carica), la società sta facendo uno sforzo enorme per allestire una squadra competitiva che possa ambire a qualcosa di più della salvezza. L’imrpesa non è facile, soprattutto in tempi di vacche magre, ma il Parma ha giocatori da vendere per fare cassa e tante promesse (così dicono) in giro per l’Italia. Molti tifosi si aspettano il nome altisonante da affiancare a Cassano, anche per far decollare la campagna abbonamenti, ma questa volta il botto potrebbe non esserci.

Ad ogni modo, in questi giorni si continua a parlare e sparlare sul futuro del Parma. Dalla “bufala” Pellegrini, a due manifestazioni di interesse verso la società (come ha dichiarato in un’intervista il ds Preiti), per finire a Energy T.I. Group, uno dei principali partner commerciali del Parma. Proprio ieri, nel corso della trasmisisone televisiva di Teleducato, “Calcio & Calcio Più Estate”, il presidente di Energy T.I. Group Gaetano Tedeschi ha cercato di fare chiarezza sull’interesse del suo gruppo: “Siamo e saremo presenti nel Parma, al fianco di una compagine a cui ci siamo legati due mesi fa e alla quale rimaniamo fedeli. Ritengo che questa compagine sia in grado di dare uno spettacolo interessante al pubblico e magari ripetere l’ultima stagione. Ci dispiace per l’Uefa, come dispiace a tutti i tifosi, ma la situazione né ci turba più di tanto né modifica i nostri programmi. Io presidente del Parma? Sarà Ghirardi a decidere la nuova struttura tecnica, non sta a me proporre una cosa del genere, ritengo anzi che la soluzione più corretta sia interpretare questo momento come un periodo di riflessione, e come tale va rispettato Ghirardi, perché davvero lo merita, credetemi”. In attesa di una schiarita e soprattutto di maggiore chiarezza, perchè a volte sembra che le parole di Ghirardi e Leonardi viaggino su binari differenti.