Pietro "Gedeone" Carmignani analizza l'ultima giornata di serie A e non può fare a meno di porre l'accento sulle gravi sviste arbitrali che hanno condizionato il risultato finale di Parma-Napoli. Il gede risponde è una delle rubriche storiche di SportParma che riscuote sempre grande interesse tra i tifosi crociati.
Partiamo da Parma-Napoli: un’altra partita condita da errori arbitrali. E’ esagerato parlare di furto?
Bhe, è sicuramente difficile parlare di casualità negli errori di ieri. Il Parma è stato sconfitto dagli episodi, non dal punto di vista del gioco. Purtroppo gli errori dell’arbitro si ripetono e non solo contro il Parma, ma in tutto il campionato. Siamo arrivati ad un punto in cui non si può fare a meno della tecnologia. Capisco gli arbitri, valutare certe situazioni in pochissimi secondi non è semplice, ma andrebbero aiutati con degli strumenti appropriati.
Condivide la scelta del Parma di rimanere in silenzio e non commentare l’ennesimo torto subito?
Mi piace molto l’atteggiamento di Donadoni, perché non perde la pazienza e resta sereno, senza caricare di troppe tensioni la squadra. Un atteggiamento non facile perché gli errori arbitrali rischiano di smontarti.
Per fortuna in fondo alla classifica è rimasto tutto invariato, o quasi …
E’ andata bene che il Lecce non abbia vinto. Se i salentini avessero vinto sarebbe stato allarmante per la classifica e il morale. Comunque, mercoledì c’è il recupero con la Fiorentina, una squadra che, sebbene ieri abbia vinto facile con il Cesena, dimostra di essere in difficoltà. Deliro Rossi cambia spesso modulo e questo la dice lunga.
Torniamo a Parma-Napoli: come giudica la prestazione della squadra di Donadoni?
Il Parma mi è piaciuto molto. Il Napoli era in evidente difficoltà una squadra stanca, ma i meriti sono dei crociati. Certo è che Lavezzi è imprendibile, fuorigioco a parte.
Lotta salvezza: Cesena e Novara sono già spacciate o possono sperare in un miracolo?
Il Cesena ha cambiato tre allenatori senza mai riuscire a motivare il gruppo e l’ambiente. Anche il Novara è condannato alla retrocessione, ma la squadra di Mondonico è viva, a differenza dei romagnoli, la cui stagione resta inspiegabile. Capitolo a parte merita il Lecce: Cosmi non va sottovalutato, è uno che non si arrende mai. Sono convinto che il Lecce lotterà fino alla fine, e poi in attacco ha ottime qualità. Comunque, dal Genoa (32 pt) in giù tutte le squadre devono stare attente.
Si aspettava il mezzo passo falso della Juventus in casa contro il Chievo?
No, non mi aspettavo il pareggio, anche se devo dire che il Chievo non ha rubato nulla. La squadra di Di Carlo ha giocato benissimo, con intensità e ripartenze efficaci. Non è la prima volta che la Juve va in difficoltà contro le piccole. Marotta dice che la colpa è degli impegni delle Nazionali, ma non è così. La verità è che Conte non è stato bravo come altre volte: nel primo tempo Pirlo giocava troppo vicino alla difesa. Vucinic e Matri non erano in giornata; in attacco sono state fatte scelte sbagliate. Complimenti al Chievo e a Di Carlo.
In questo momento il Milan sembra imbattibile. Qual è il segreto?
E’ impressionante il modo in cui la squadra di Allegri arriva in zona tiro. Certo è che il Palermo ha concesso troppe libertà a Ibrahimovic, che è stato devastante. Dopo la trasferta di Udine, il Milan ha sempre giocato bene, con o senza Ibrta. In questo momento è strapotere Milan, tant’è che devo modificare le mie quote scudetto: Juventus 55%, Milan 45%.
Il derby dell’Olimpico tra Roma e Lazio è stato pesantemente condizionato dall’espulsione di Stekelenburg dopo appena 8 minuti. Da ex portiere condivide la regola rigore-espulsione?
NO, è una regola assurda perché causa diversi danni. Innanzitutto il rigore, poi l’espulsione e infine la squalifica per la partita successiva. Stekelenburg è uscito bene, ma che colpe ha se Klose è stato bravi a spostargli il pallone all’ultimo momento? Doveva tagliarsi le mani e le braccia? La Roma ha giocato bene ma è chiaro che alla fine l’inferiorità numerica si è fatta sentire. Complimenti alla Lazio e a Reja: un tecnico semplice e umile, che non fa entusiasmare i tifosi, ma è un tecnico completo ed esperto.
L’Inter è ancora in corsa per un posto in Europa?
E’ in corsa per la Champions anche se contro il Marsiglia servirà un’impresa. Il pareggio di ieri contro un bel Catania (Montella mi piace molto, sta facendo un grandissimo lavoro) non cancella i problemi. Ranieri non può dire di averle provate tutte, perché la squadra ha cambiato registro quando ha finalmente deciso di sostituire Cambiasso, che andava a 2 all’ora, con Poli. Certo è che se l’Inter non si qualifica in Champions deve dire addio ad un sacco di soldi. Soldi indispensabili per la gestione di un club così importante.