Il primo a scattare al via per cercare la fuga. Il primo a tagliare il traguardo per entrare nella storia e sfiorare il mito. Nel mezzo una salita facile, due toste e un arrivo in quota difficile e suggestivo per uno che scalatore non è ma a cui la classe non manca. Enrico Battaglin piazza la zampata che non ti aspetti …
… nella 14a tappa all’ombra del Santuario di Oropa bissando sia il suo successo dell’anno scorso a Serra San Bruno che quello di ieri del suo compagno alla Bardiani Csf Canola (entrambi provengono dalla Zalf tra i dilettanti) e battendo Cataldo (Sky) e Pantano (Columbia), che ha sperato, quest’ultimo, fino ai 70 metri che la vocale finale diversa del suo cognome rispetto a quella del Pirata lo sospingesse comunque verso la gloria. Ma forse è stato più giusto così.
Dietro di loro, gara nella gara, Rolland che centra la fuga giusta e rientra nella top ten della generale (a scapito di Morabito) ma soprattutto a 4,5 km dalla fine l’attacco di Pozzovivo, seguito subito da Quintana, che mette in difficoltà la maglia rosa Uran che tuttavia riesce con calma e mestiere a gestire la piccola crisi pagando circa 25” al lucano dell’Ag2r La Mondiale e al suo connazionale della Movistar e un’altra manciata di secondi a tutti gli altri big. I giochi sono più che mai aperti e domani altro arrivo in salita a Montecampione, sempre nel segno di Marco Pantani.
SMS DAL GIRO – Contento per la prestazione del suo capitano lo sarà Adriano Malori, che comunque, fin che ha potuto, è stato al suo fianco. Ecco l’sms dell’inviato speciale di Sportparma: “Oggi stavo molto meglio di ieri mentre domani sarà una tappa complicata in partenza e nel finale per prendere la salita davanti. Spero di stare come oggi e migliorare ancora. La finale di Champions tra Real e Atletico Madrid? Veramente i miei compagni di squadra stanno guardando il film Ricky e Barabba con Pozzetto e De Sica!! Sono il top!! Domani si torna al ciclismo, ci sentiamo, ciaociao a tutti!”
Ordine d’arrivo – 14a tappa Agliè-Oropa km 164 km
1-Enrico Battaglin (Bardiani Csf) km 164 in 4h34’41”
2-Dario Cataldo (Sky) st
3-Jarlinson Pantano (Columbia) a 7”
4-Jan Polanc (Lampre Merida) a 17”
5-Nicholas Roche (Tinkoff Saxo) a 22”
6-Albert Timmer (Giant Shimano) a 26”
7-Emanuele Sella (Androni Venezuela) a 28”
8-Mattia Cattaneo (Lampre Merida) a 33”
9-Tim Wellens (Lotto) a 39”
10-Ivan Santaromita (Orica) a 54”
Classifica generale dopo 14 tappe
1-Rigoberto Uran (Omega Pharma) in 57h52’51”
2-Cadel Evans (BMC) a 32”
3-Rafal Majka (Tinkoff Saxo) a 1’35”
4-Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) a 2’11”
5-Wilco Kelderman (Belkin) a 2’33”
6-Nairo Quintana (Movistar) a 3’04”
7-Fabio Aru (Astana) a 3’16”
8-Wouter Poels (Omega Pharma) a 4’01”
9-Pierre Rolland (Europcar) a 5’07”
10-Robert Kiserlovski (Trek) a 5’13”
La 15a tappa, la Valdengo-Plan di Montecampione di 225 km, sarà corsa ancora nel segno di Marco Pantani che su questa ascesa nel ’98 ruppe la resistenza di Pavel Tonkov solo a 3 km dal traguardo per involarsi solitario verso la vittoria rafforzando la sua maglia rosa e scrivendo una delle tante pagine indimenticabili della sua straordinaria e sfortunata carriera. Quest’anno la carovana affronterà una tappa che sulla carta sembra semplice ma che forse proprio per questo può nascondere le insidie peggiori: i primi 200 km saranno sostanzialmente di pianura senza difficoltà altimetriche degne di nota, poi il finale sale per 19,4 km al 7,6% medio con punte al 12% fino ai 1665 metri di Plan di Montecampione. Terreno per attaccare ce n’è ancora prima dell’ultimo giorno di riposo e dell’ultima terribile settimana in cui si deciderà il 97° Giro d’Italia.