Calcio Dilettanti
TOP5: Genitoni contro a Langhirano e i gemelli del gol del Salso
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Venticinquesimo appuntamento della stagione 2024/2025 con la rinnovata rubrica di Sportparma.com riservata esclusivamente al calcio di Parma e provincia.
Quella odierna è la 110ª uscita a partire dal 2021.
TOP5 è l’appuntamento del lunedì per riassumere le grandi imprese e i risultati migliori delle squadre parmensi impegnate nei campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria.
Una classifica virtuale per esaltare vittorie, gol e parate del weekend calcistico e per ripercorrere i principali avvenimenti della giornata.
TOP 5
ROCCO E SUO FRATELLO IN LANGHIRANESE-TEAM TRAVERSETOLO: FILIPPO VINCE IL DERBY DEI GENITONI
Quella tra Langhiranese e Team Traversetolo non era una partita come le altre. Con le due compagini separate da 1 punto, si trattava di un derby il cui risultato avrebbe eletto chi si sarebbe issata in cima alla classifica di Prima B. E il team rosanero, con lo 0-2 finale, suggella il suo primato, portandosi a +4 dalla Benemerita a 7 giornate dal termine. I due gol portano la firma di due nomi non qualunque: Francesco Aracri e Filippo Genitoni, salito all’85’ e in rete al 95′. Per il primo si è trattato del più classico dei gol dell’ex – viste le 3 precedenti stagioni in maglia grigiorossa (dove già aveva militato, per 4 anni non consecutivi, tra il 2012 e il 2019) –, nonché 6° del suo campionato, tutti in trasferta. La rete di Filippo Genitoni (2003), invece, ci racconta di una una sfida tutta in famiglia, dove il minore dei fratelli l’ha spuntata. Tra i locali, infatti, partiva titolare Rocco (2001), il maggiore, passato proprio alla concorrenza in estate… forse indotto dal complessivo 10-3 in favore dei grigiorossi maturato nelle due partite della scorsa stagione. Ma in quest’annata è cambiato il mondo: in 3 incontri, 2 vittorie per i traversetolesi (le due di campionato) e 1 pari, in coppa, risoltosi ancora in favore dei rosanero ai rigori. Chissà che Rocco, lasciando Traversetolo, sua patria natia, alla fine non abbia qualche rimpianto.
FIDENZA, ZIBELLO E BUSSETO ALZANO I GIRI E SI RILANCIANO NELLA VOLATA SALVEZZA
Tre vittorie per Fidenza, Zibello e Busseto che sono benzina per il fuoco della speranza. Tutte invischiate nella zona salvezza, tutte danno continuità ai presenti exploit: se Fidenza e Zibello hanno raccolto 6 punti nelle ultime 2, il Busseto è arrivato addirittura a 3 vittorie di fila. Senza repliche, in Promozione, il 3-0 inflitto dal borghigiani al Luzzara, che si presentava all’incontro con quasi il doppio dei punti bianconeri (38 contro 20); eppure, il campo ha raccontato una storia diversa. I rinforzi dicembrini Jemal Ibrahimi e Anastasia, insieme a Bacchini (tutti classe 2002), hanno accorciato nettamente sulla zona salvezza, dove ora è bagarre, con 6 squadre in 4 punti, tutte a caccia dei 28 dell’Alsenese, validi per la salvezza diretta. Questa sembra ancora lontana dalla portata dello Zibello, che pure già l’anno scorso ci aveva abituato a imprese cucinate a fuoco lento – ottenendo 9 punti nelle ultime 7 giornate – per mantenere la Prima A. Già avere agganciato il Vigolzone, penultimo e ai playout, è un passo importante; esservi riusciti nel derby contro il Soragna dà motivazioni ulteriori. Il vantaggio del neroverde Petrelli è stato subito ripreso da Dall’Olio, che poi ha siglato la doppietta personale, prima che Iavazzo chiudesse i giochi sull’1-3. Chi sta meglio di tutti è il Busseto, che contro l’Arquatese ha trovato il 9° punto nelle ultime 3 giornate. A fare ancora più notizia è che, nello 0-1 finale, non abbia segnato Loschi, bensì Antonio Scichili, difensore, anche lui non proprio di primo pelo (classe ’92). Sta di fatto che, grazie ai 9 punti nelle ultime 3, il Busseto mette la faccia fuori dalle sabbie mobili: al momento è 11°, dunque salvo.
SALSO SI GODE I NUOVI GEMELLI DEL GOL: FANTI E CORBELLI, 24 GOL IN 2
In origine furono Pulici e Graziani, poi arrivarono Mancini-Vialli. Ma come dimenticarsi di Del Piero-Trezeguet o Inzaghi-Shevchenko negli anni 2000? Il presente ci dice che la nuova coppia del gol è quella formata da Mattia Fanti e Patrick Corbelli. Sebbene contro il Rolo i due attaccanti siano andati in gol assieme “solo” per la 3ª volta in stagione (era successo alla 4ª e alla 17ª giornata), sono proprio loro i due principali artefici della prolificità dell’attacco del Salsomaggiore: il 5° dell’Eccellenza per numero di gol, dietro solo alle prime 4 della classifica. Dei 44 sigilli, più della metà sono stati realizzati dai “gemelli del gol”: 16 da Fanti e 8 da Corbelli, per un totale di 24. In particolare, il numero 9 gialloblù continua nella sua rincorsa al primato della classifica cannonieri, dove occupa il 2° posto (ex aequo con il correggese Antenucci) alle spalle di Domenico Grasso (18) che sembra voler assestare lo sprint definitivo. Mister Apolloni ha portato il Salso sino alla 9ª posizione, risorpassando il Borgo San Donnino e proponendosi come 2ª miglior parmense, grazie alla poliedricità del suo tandem offensivo, dove Fanti è un centravanti più completo rispetto al classico rapace d’area, e Corbelli aggiunge la qualità e la leggiadria di una razza ormai in via d’estinzione: i fantasisti.
GLI INTRAMONTABILI: DESSENA (CARIGNANO) E SPANU (FIDENZA) PARANO UN RIGORE
Ci hanno tenuto, Marco Dessena e Antonio Spanu, a lasciarci un altro segno, un monumento a ricordo del loro passaggio nel nostro calcio. Non che ve ne fosse ulteriore bisogno, ma i due rigori parati dai portieri di Carignano (contro la Sannazzarese) e Fidenza (contro il Luzzara) imprimono un altro segno che li renderà indimenticabili, anche una volta appesi i guanti al chiodo. Augurando loro che quel momento sia il più lontano possibile, vanno pur sempre fatti i conti con padre tempo: separati da poco più di due anni, il prossimo 39enne Dessena e il già 41enne Spanu sembrano aver fatto un patto col diavolo. A loro modo, protagonisti di una stagione in crescendo: il numero 1 giallorosso insieme ai compagni di squadra, con i quali ha raccolto 16 punti nelle ultime 7 giornate, mentre la grande rivalsa è, anzitutto, personale per il portiere bianconero. Complice qualche prestazione non degna della sua fama, Spanu era stato messo in discussione, tanto da finire in panchina/tribuna in 11 occasioni (su 27 giornate). Evidentemente, la maglia numero 12 ha toccato il tasto giusto: il reset si è definito nelle ultime due partite, dove i gol subiti sono stati 0, più un penalty parato. Bisogna arrendersi all’evidenza: viviamo ancora nell’epoca di Dessena e Spanu.
DOPPIETTISTI: LESTINI (CARIGNANO), DALL’OLIO (ZIBELLO), PATERA (SAN SECONDO), PALUMBO (SOLIGNANO)
Ci sono ormai abbastanza indizi per credere che Simone Bertani abbia trovato la cura giusta per il Carignano: non bastassero i punti conquistati e una difesa di nuovo coriacea, anche l’attacco è ritornato produttivo come non mai. A beneficiarne più di tutti sicuramente è stato Cristian Lestini: 4 gol dei 5 in campionato (tutti “in casa”) sotto l’egida del nuovo mister; curioso che siano arrivati da due doppiette, l’ultima proprio nel 3-1 con la Sannazzarese. Ci dà… Dall’Olio lo Zibello: è già stato detto della doppietta del 9 giallonero. Due gol da vero attaccante, tra il 25′ e il 45′: il primo di testa, sul preciso cross di Ghelfi, il secondo con un tap-in a porta sguarnita sull’assistenza di Beduschi. La punta, classe ’86, s’iscrive al club dei succitati portieri, nell’eterna sfida contro il tempo che scorre. Restando nel girone A di Prima, l’altro doppiettista è Giuseppe Patera, a 4 gol nelle ultime 5 e a -2 dalla doppia cifra: il cannoniere del San Secondo apre e chiude la goleada rifilata al Vigolzone, surclassato 0-4. Balboni riporta i suoi in vetta alla classifica, seppur a pari punti col Noceto (pari contro la Spes), perpetrando una striscia di imbattibilità più lunga di un girone (16 partite: 10 vittorie, 6 pari). Ultimo, ma certo non per importanza, Angelo Palumbo, la cui doppietta è stata la più tardiva: partito dalla panchina, l’ingresso del vice-capocannoniere del Solignano s’è reso necessario per completare la rimonta ai danni di una Juventus Club gagliarda come sempre. Dall’1-2 in favore dei bianconeri, dapprima Rossetti ha trovato il 2-2, poi i due morsi dello “squalo” Angelino, tra il 70′ e il 75′, hanno fissato il 4-2 finale: Solignano terzo.
Si permetta un inciso: in una giornata in cui, per l’ennesima volta in stagione, si celebrano giustissimamente giocatori d’antan (di certo fortissimi e, a loro modo, epocali) emerge prepotente la necessità di riflettere circa l’evoluzione del calcio giovanile, socio-culturale ancor prima che calcistica, e l’adeguatezza della formazione sportiva dei ragazzi più giovani, a partire – sia ben chiaro – dalla loro gestione ai piani più alti: quelli federali.
BONUS: AFFITTO DI POCO COSTO PER IL TEAM SANTA MARIA LESIGNANO
«Baby, we were born to run»: Bruce Springsteen cantava l’urgenza di trovare un posto in cui sentirsi in pace, in cui realizzarsi e definirsi e, nel frattempo, continuare a correre, senza una fissa dimora. Dato il rischio di perturbazioni, la necessità di giocare e l’indisponibilità di un sintetico proprio, il Team Santa Maria Lesignano è stato costretto a springsteenizzarsi, come se “fosse nato per correre”, alla ricerca di una dimora. Il punto è che, visti i risultati, i gialloblù hanno scoperto che, per loro, ogni luogo è un po’ casa. Le ultime due casalinghe da oriundi, entrambi scontri-salvezza, dapprima ai campi Stuard di San Pancrazio contro il Basilicastello e, poi, ieri al “Federici” di Sala Baganza contro il Terre Alte Berceto; la squadra del presidente Ferrari ha vinto entrambe le partite. 6 punti capitali, che pure non bastano i lesignanesi per uscire dalla zona playout (col Quattro Castella distante ancora 4 punti). Quel che è certo, è che il costo dell’affitto per i campi altrui non è mai stato pagato così volentieri.
(In copertina, il gol del momentaneo raddoppio siglato da Thomas Anastasia in Fidenza-Luzzara 3-0 – Foto: Alberto Poldi-Allay)
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