Il Parma tira un lungo sospiro di sollievo, la Sampdoria è sempre più in crisi, di risultati e di gioco. La cura cavasin non sta portando i frutti sperati. "Abbiamo dusputato una buona gara" ha commentato l'allenatore del Parma.
MARINO: “Una giornata positiva, abbiamo fatto una buona gara, è un risultato importante per il morale di tutti i ragazzi. La vittoria è meritata, siamo stati anche fortunati in occasione del rigore mancato di Maccarone. Comprendo il momento delicato della Sampdoria: quando si è invischiati nelle ultime posizioni, la palla inizia a farsi pesante”.
AMAURI: “Sono contento e ringraziamo tutti, Zaccardo per il gol. Abbiamo fatto una gara di grande sacrificio. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene e nel secondo abbiamo trovato pure il gol. Sto giocando con continuità. Dopo il rigore abbiamo pensato “Eccoci, ci risiamo”, invece è stato sbagliato. Non c’è serenità, ma possiamo lavorare con maggiore tranquillità. Non dobbiamo mollare ora e dobbiamo pensare ad arrivare ai 40 punti”.
PISANO: “E’ stata una partita particolare tra due squadre che non meritano la classifica che hanno. Sul rigore non ho visto niente perché è accaduto tutto alle mie spalle, per quanto riguarda l’espulsione di Dzemaili penso che sia dettata dal nervosismo che posso anche giustificare. Abbiamo continuato anche dopo il rigore sbagliato di Maccarone, cosa che in altre occasioni non abbiamo fatto arrendendoci agli episodi sfavorevoli”.
CAVASIN: “Meritavamo di vincere per le occasioni che abbiamo creato abbiamo combattuto, ma loro hanno trovato il gol e noi non siamo riusciti a pareggiare nonostante il rigore. Ora ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo per crescere ed affrontare la prossima partita. I tifosi? Sono molto vicini a questa squadra, vivono il momento con noi e ci stanno a fianco. Siamo stati poco bravi noi nei risultati, ma abbiamo fatto comunque una prestazione determinata per provare a vincere”.
GASTALDELLO: “Brutta sconfitta, ora non possiamo più sbagliare, le responsabilità sono nostre, non abbiamo nessun alibi. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo perché tutto è ancora aperto. Il pubblico si aspetta molto da noi, la pressione sale e qualcuno la sente più di altri. E’ un periodo difficile, veniamo puniti ad ogni errore che facciamo”.