Donadoni resta al suo posto. E’ questo l’esito del confronto avvenuto in mattinata tra il presidente Ghirardi, l’ad Leonardi e il dt Preiti. Una fiducia incondizionata, anche perché le attenuanti sono molteplici, ad iniziare dalla lunga lista di infortunati. Eppure lo storico 7-0 di ieri in casa della Juve è un umiliazione difficile da cancellare. Sul banco degli imputati so finiti tutti, presidente, dirigenti, tecnico e soprattutto giocatori, i quali ieri sono apparsi svogliati e rassegnati. Donadoni avrà 15 giorni per cercare di rivitalizzare un gruppo con il morale sotto i tacchi.
Intanto in città ri-cominciano a circolare strane voci su un imminente cessione della società. Voci che guarda caso vengono fuori a poche ore dalla sconfitta di Torino. Comunque, pochi nomi e tante supposizioni: si parla di imprenditori cinesi e albanesi, ma l’unico vero contatto sarebbe avvenuto con l’avvocato di una cordata di imprenditori romani che già in passato avevano tentato di entrare nel mondo del calcio. Un’altra indiscrezione parla del petroliere albanese Rezart Taci, già in passato vicino all’acquisto del Genoa e del Bologna. Taci avrebbe già incontrato Ghirardi e formulato un’offerta d’acquisto. Al momento, però, nessuna smentita e nessuna conferma.