Il secondo giorno di riposo prepara la carovana a ritornare in sella per la seconda settimana di Giro che, con la cronometro individuale di Barolo di giovedi 22 maggio, vivrà il primo momento spartiacque dopo le schermaglie delle prime 9 tappe.
Si riparte con la Modena-Salsomaggiore di 173 km, 10a tappa che strizza l’occhiolino ai velocisti che, “Garibaldi” alla mano, sarà una delle poche altre occasioni per giocarsi una vittoria a ranghi compatti.
Nel finale, a 5 km dal traguardo, si dovrà superare lo strappo del Poggetto e anche se i corridori lo affronteranno dal versante più impegnativo non dovrebbe tagliare fuori i migliori sprinter, sempre che gli eventuali fuggitivi o contrattaccanti di giornata nel frattempo non abbiano anticipato o forzato i tempi.
L’ultima volta che il Giro arrivò a Salsomaggiore Terme fu nel 1988, quando il 1° giugno di quell’anno Paolo Rosola in maglia Gewiss vinse la 10a tappa davanti ad Adriano Baffi (ora in gara sull’ammiraglia della Trek) e Rolf Sorensen mentre in maglia rosa c’era Massimo Podenzana, casacca che poi cedette due giorni dopo a Franco “Coppino” Chioccioli. Quell’edizione però venne ricordata per la tormenta di neve sul Gavia nel corso della 14a frazione (la Chiesa Valmalenco-Bormio di 120 km) in cui molti ciclisti nella discesa verso l’arrivo ebbero principi di assideramento e cercarono un caldo rifugio dentro i camper dei tifosi e dove alla fine trionfò da vero eroe l’olandese Erik Breukink con l’americano Andrew Hampsten , secondo al traguardo, che conquistò la maglia rosa e che poi conservò fino alla fine.
Salsomaggiore ed il suo comprensorio ospiterà il Giro per la 9a volta assoluta (16 tappe totali tra partenze e arrivi, compreso il circuito a crono del 1959, a cui va aggiunto l’arrivo a Tabiano Bagni del 1962) e la tappa di quest’anno sarà intitolata a Gino Bartali – di cui ricorre il centenario dalla sua nascita – che qui vinse nel 1936 (conquistando anche il suo primo Giro), anno in cui iniziò di fatto il legame tra la corsa e la cittadina termale.
SMS DAL GIRO – Giorno di riposo per gli atleti, ma non per la rubrica sms dell’inviato speciale di Sportparma, Adriano Malori: “Oggi abbiamo pedalato per 45 km e domani resisterò alla tentazione di fughe o tentativi vari nella mia provincia per stare vicino a Nairo anche perché il finale sembra bruttino e quindi bisogna evitare buchi tenendolo coperto. I postumi della caduta si stanno riassorbendo a dovere, io sto bene e punto a fare una buona cronometro giovedì. Domani e mercoledì mattina a Collecchio aspetto tanti miei conterranei, non mancate!”.