Ciclismo
Alle 15.06 Adriano Malori all'attacco della crono mondiale

Non c’è fede calcistica o sportiva in generale che tenga quando ci troviamo a fare il tifo per un atleta che conosciamo, che abbiamo visto crescere e che continua a mantenere un basso profilo, amichevole con tutti a fronte di una carriera importante. Si tifa tornando bambini, si tifa per lui a prescindere, si tifa mettendo a rischio la propria lucidità , si tifa punto e stop.
Domenica 22 settembre gli appassionati parmensi di ciclismo hanno tifato – da casa davanti alla tv e imperversando sui social network – per Luca Dodi e Adriano Malori, bravi ragazzi, impegnati nella cronosquadre per club e loro hanno percepito questo calore, ripagando i propri amici e fans con una prova generosa, pur sapendo che non avrebbero ottenuto risultati esaltanti.
Solo 3 giorni dopo – mercoledì 25 settembre – lo stesso tifo ci sarà per il solo Adriano che aspetta questo giorno, quello della prova individuale a cronometro, da un anno e che il percorso sembra disegnato apposta per le sue caratteristiche.
Alle 15:06, con il dorsale numero 5 – lo stesso che portava al Giro 2012, quando per un giorno risultò il primo della classe indossando la “rosa” – Malori scatterà dalla rampa di Montecatini Terme per bersi tutto d’un fiato i 57,9 km che portano al traguardo di Via Paoli a Firenze: sarà il quint’ultimo a partire, sei minuti dopo l’altro azzurro, Marco Pinotti, un minuto e mezzo dopo Richie Porte – che gli scippò per 10 centesimi la crono del GiroBio 2009 – e un minuto e mezzo prima di Taylor Phinney – iridato Under 23 a crono nel 2010 – e prima dei tre maggiori accreditati alla vittoria finale, Wiggins, Cancellara e del campione in carica Martin.
Quest’anno Malori ha colto 2 successi a crono (alla Coppi&Bartali e al Giro di Baviera, dove ha conquistato anche la classifica generale) e ottenuto piazzamenti importanti in altre prove contro il tempo, tra cui spiccano i due secondi posti dietro al tedescone Tony Martin – prima alla Tirreno-Adriatico (terzo Amador e quarto Cancellara) poi al Romandia (terzo Froome) – che valgono quasi come delle vittorie e che hanno dato sicuramente tanto morale al 25enne di Traversetolo nel corso della stagione.
Per la verità quelle erano gare più corte, erano altri periodi ma alla fine gli specialisti che ad inizio stagione avevano nel mirino il Mondiale a crono non si sono nascosti e non lo faranno nemmeno a Firenze: Adriano parte deciso, consapevole di aver lavorato bene e convinto di poter fare una grande corsa. Lui vuole regalare ai suoi sostenitori la “ciambella col buco” e il tifo, intanto, è già partito.
