L’Udinese lo sollecita, Suzuki risponde: 5 parate contro i friulani

L’atteggiamento prudente, quasi remissivo, mostrato dal Parma nella gara di Udine non ha impedito ai friulani di arrivare a calciare verso la porta difesa da Zion Suzuki.

Contrariamente alla prima uscita di mister Chivu in panchina contro il Bologna (che di fatto non si era mai reso pericoloso), questa volta i crociati hanno concesso agli avversari più di una conclusione nello specchio. Ma il portiere giapponese si è fatto trovare sempre pronto, tanto che è capitolato solamente sul calcio di rigore (intuito) realizzato da Thauvin. Ma dopo più di una qualche incertezza disseminata qua e là sui campi d’Italia, Suzuki ha fornito una prestazione finalmente sicura e di qualità, come capitatogli solamente a Torino, contro i granata, il gennaio. In quel freddo pomeriggio d’inizio 2025 riuscì a conservare il clean sheet; ieri sera al Bluenergy Stadium ci è andato molto vicino.

Contro l’Udinese – che ha concluso 20 volte in totale (6 in porta) – il guardiano asiatico ha effettuato 5 parate, 3 delle quali importanti per preservare lo 0-0 di partenza, almeno fino a quel penalty subito al 38’. Solo in due occasioni in precedenza aveva fatto registrare più interventi in questo campionato di Serie A, entrambe al “Tardini”, entrambe sotto la gestione Pecchia: sia contro la Fiorentina, al debutto ad agosto, sia contro il Genoa lo scorso 12 novembre aveva dovuto sporcarsi i guantoni in 6 circostanze, complice anche una fase difensiva che lo aveva esposto a troppi pericoli.

Con i numerosi interventi di ieri sera, sono salite a 76 le parate dell’ex Sint-Truiden nei fin qui 2.325′ giocati in 26 gettoni di presenza (con 43 gol subiti). Un dato che lo conferma, al 4° posto, nella Top5 dei portieri della Serie A in quanto a parate effettuate: su tutti “giganteggia” Milinkovic-Savić (100 palloni “disinnescati”), prossimo avversario di Suzuki e soci in Parma-Torino.

(In copertina, il portiere Zion Suzuki in Udinese-Parma 0-1 – Foto: Parma Calcio 1913)