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Parma Ternana 18a giornata Serie B 2023 2024 Nahuel Estevez

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Estévez: «Maturati dopo Cagliari. Parma, sogno il gol per la A»

©Foto: Lorenzo Cattani

Estévez: «Maturati dopo Cagliari. Parma, sogno il gol per la A»

Tra un calcio al pallone, una vita a metà fra Parma e Argentina e una bevuta di mate: parlare con Nahuel Estévez è bello, perché gli argomenti possono sempre spaziare a 360°.

E oggi il centrocampista del Parma si è raccontato in una lunga chiacchierata a DAZN Talks, rispondendo anche alle curiosità degli utenti social che hanno seguito la diretta streaming sul canale YouTube di DAZN. Queste tutte le dichiarazioni del numero 8 crociato.

CALCIO CHAMPAGNE «No, dai. Abbiamo fatto un primo girone buono, ma manca tantissimo. Sappiamo com’è la Serie B. Dobbiamo tenere i piedi sulla terra. Ci sono ancora 19 partite e i conti si fanno sempre alla fine. Non analizzo le altre (avversarie, ndr), non mi piace: qua noi siamo un grande gruppo. Non solo chi scende in campo, ma anche chi rimane fuori o in tribuna, lottiamo tutti insieme per il nostro obiettivo, che sappiamo qual è. E penso che quando si crea questa unione le cose vanno meglio sicuramente»

UNA VITA DA MEDIANO «Si ha sempre bisogno della qualità: noi sappiamo i giocatori che abbiamo davanti. Però, come dico, l’importante è questa mentalità, di stare uniti e tutti insieme anche in fase difensiva. Non è un problema per me correre, corriamo tutti… Se devo lottare per loro, non è un problema»

A PARMA SU CONSIGLIO DI VERON «Io ho avuto il piacere di avere come presidente Veron, all’Estudiantes: lui qua ha fatto la storia, perché ha vinto. Tutti sappiamo la storia che ha il Parma, per quello che ha vinto e quello che rappresenta per l’Italia. Sono orgoglioso di essere qua. Quando ho avuto la possibilità di venire qua, non ho avuto nessun dubbio».

IL 12° UOMO «I tifosi sono l’uomo in più, perché spingono sempre per noi. Sono molto importanti. Quello che abbiamo fatto in questo primo girone è grazie a tutti: a noi che entriamo in campo, alla dirigenza, ma anche ai tifosi che sono lì con noi. Quando dico che dobbiamo essere una famiglia tutti insieme, è così».

TRA ASADO E MATE «Facciamo l’asado, il mate… Quando mate bevo? Uno al mattino e uno al pomeriggio a casa, verso le 17. Sono due al giorno. Abbiamo il nostro angolo del mate. Agli italiani non piace tanto, ma noi siamo aperti a chi lo vuole assaggiare: non è un problema per noi. Mate assolutamente amaro, non possiamo mettere zucchero. Lo facciamo noi: il mate per noi è per condividerlo con gli amici, è para compartir. Chi cucina meglio l’asado? Devo dirlo, sono io! Gli altri non vengono neanche a farlo, non ci provano. A me piace, mi diverto a farlo. La tecnica non è tanto: fare il fuori, distribuire il carbone… ci vuole tempo».

ARGENTINA CAMPIONE DEL MONDO «Un anno fa la finale dell’Argentina non l’abbiamo vista insieme perché stavamo giocando contro la Spal. Ma sono tornato a casa in tempo per vedere la finale con mia moglie e i mie cognati. La felicità per tutti noi argentini è stata sia per la nazionale sia per Messi, che ha sempre continuare, non ha mai mollato ed è sempre stato il migliore. Messi come Maradona? Non mi piace paragonarli perché per me sono tutti e due i migliori della storia. Maradona ha vinto il Mondiale e ha fatto un grande Mondiale, ma anche Messi lo aveva fatto nel Mondiale in Brasile quando avevamo perso la finale contro la Germania, ma meritavamo di vincerla».

NATALE A BUENOS AIRES «Sono andato in Argentina a trovare la famiglia e a fare Capodanno: adesso fa caldo. Le tappe? Amici, famiglia, quello che più manca. Per noi è molto importante. A giugno non ci torno perché là fa troppo freddo».

NAPOLI = ARGENTINA «È strano, anche se siamo simili. Il napoletano con l’argentino ha qualcosa che è molto simile: come si vive, la gente è calda come in argentina… Per gli argentini andare a Napoli è come essere a casa».

DESIDERI PER IL 2024 «Tornare dove il Parma merita, la Serie A. Lavoriamo ogni giorno per questo, manca tanto».

LA GARA PIÙ DIFFICILE IN B «Le partite sono tutte difficili. Quando siamo andati a Lecco, loro hanno fatto una grande partita contro di noi, in un campo difficile. Noi non possiamo abbassare la mentalità».

MISTER ITALIANO E LO SPEZIA «Mister Italiano è stato il mio primo allenatore. Sì, è matto, ma è un grandissimo allenatore: ti fa stare sempre al 100%: merita di stare dov’è. Abbiamo fatto delle grandi cose, raggiungendo la salvezza. I miei ricordi di La Spezia sono i migliori. In quel periodo non c’era gente per il Covid, ma la gente si sentiva lo stesso».

LE AVVERSARIE PIÙ TEMIBILI «Il Venezia ha una buona squadra, il Catanzaro gioca un calcio molto bello e si vede che sono una squadra unita».

L’UPGRADE DEI COMPAGNI «Quelli che sono migliorati di più? Bonny, Bernabé, Man… Ma io dico che Ansaldi, al di là che è un po’ vecchietto, ha una qualità incredibile. Per me lui è top».

IL TALENTO DI BERNABÉ «Bernabé è fortissimo, ha una mentalità giusta. Lui per la qualità che ha può giocare alla grande. Può fare tranquillamente la Champions League».

IDOLI E FONTI D’ISPIRAZIONE «In Serie A mi piace come gioca Çalhanoğlu, anche se lui è più un play. Da bambino non ho avuto un giocatore preferito, guardavo sempre un po’ di tutti: potrei dire Veron perché giocava nella stessa posizione, perché l’ho conosciuto, però non ho mai avuto un idolo. Il poster in camera non lo avevo di nessuno».

IR-REAL MADRID «Il provino al Real Madrid? Volevano me o Tono Kroos e hanno scelto lui (ride, ndr). No, è una fake. Me l’avevano già chiesto, ma non è così. Comunque il mio sogno da bambino era giocare in Europa. Ora sono a Parma, mi trovo bene qua e non penso di andare altrove».

IL GOL DECISIVO «Un gol all’ultimo minuto dell’ultima partita e un salvataggio decisivo sulla linea? Scelgo il gol della promozione. Tutti se ne ricorderebbero, entrerei nella storia»

ARRIVA L’ASCOLI «Una gara dura. Sappiamo che loro hanno bisogno di punti per la salvezza. E noi in casa davanti ai nostri tifosi dobbiamo fare una grande partita».

LA CADUTA DI CAGLIARI «I playoff dell’anno scorso sono stati un colpo duro. Dallo 0-2 ci ritroviamo sul 3-2… Però serve per maturare come squadra e penso che l’abbiamo fatto. Sono quelle botte che fanno bene. Abbiamo imparato. Le sconfitte servono per migliorare».

MAESTRO DEL MATE «Prima devi trovare la tazza; poi, la bombilla dev’essere buona, perché se no fai fatica a berlo; dopo devi buttare dentro l’erba con acqua calda. E poi si beve».

 

(In copertina, Nahuel Estévez con la maglia del Parma in questa stagione – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma
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