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Fernando Verdasco

Tennis e Tennistavolo

ER Tennis Cup: la prima wild card è per Verdasco

ER Tennis Cup: la prima wild card è per Verdasco

Fernando Verdasco è la prima wild card del tabellone principale della seconda edizione dell’Emilia-Romagna Tennis Cup, torneo ATP Challenger 125 organizzato da Master Group Sport in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna sui campi del Tc President a Montechiarugolo (Parma).

In attesa di conoscere gli altri inviti concessi dall’organizzazione e dell’inizio ufficiale della manifestazione domenica 18 giugno (giorno di debutto dedicato alle qualificazioni, sarà ad ingresso gratuito) il primo nome annunciato tra le wild card evoca agli occhi dei tifosi non più giovanissimi ricordi indelebili.

VERDASCO, UN CAMPIONE STRAORDINARIO – Il curriculum dell’iberico parla da solo: sette titoli del circuito maggiore, tra cui un ATP 500 a Barcellona, partecipazione a 67 Slam consecutivi, una lunghissima permanenza tra i migliori 30 del mondo con il picco del best ranking di numero 7 nel 2010, un’autentica icona con la maglia della Spagna in Coppa Davis in virtù di 31 presenze e tre successi nel principale campionato a squadre al mondo. Ci sono stati due o tre anni a cavallo del decennio scorso in cui il mancino, dalle gambe feline e dal diritto atomico, sembrava addirittura in grado di sfidare l’egemonia dei “big three”: gli appassionati ricorderanno l’edizione 2009 degli Australian Open, quando “Nando” giunse fino alle semifinali e venne sconfitto dopo una battaglia epica di 5 ore e 14 minuti (67 64 76 67 64) dal connazionale Rafael Nadal, in uno dei match più cruenti dell’epoca moderna. Quel risultato segnò per lui allo stesso tempo una prestazione mostruosa e un’occasione persa irripetibile per far cadere uno degli Dei del tennis nel momento del massimo splendore e nel palcoscenico più prestigioso al mondo.

ULTIMO VALZER IBERICO A PARMA – Dai ricordi più belli al Verdasco attuale che scenderà in campo a Parma sono trascorsi molti anni. È inutile nascondere che il tempo non fa sconti e passa per tutti, anche per un campione straordinario come lui. Oggi Verdasco, alle soglie dei quarant’anni e al numero 334 delle classifiche mondiali, è un atleta all’ultimo giro di giostra. Il ruolo assegnatogli da Kosmos di direttore delle fasi finali della Davis Cup, in maniera simile al suo amico e connazionale Feliciano Lopez contemporaneamente giocatore e direttore del Madrid Open, la dice lunga sulla volontà di guardare oltre il rettangolo da gioco e di iniziare a prendere familiarità con una mansione manageriale. Nonostante questo, vedere all’opera Fernando Verdasco in un Challenger, probabilmente nell’ultimo anno di carriera da tennista, merita di essere considerato un privilegio.

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